San Francesco d’Assisi e Jacopone da Todi (‘200)

San Francesco d’Assisi e Jacopone da Todi.
Appunti di lettura.

San Francesco d’Assisi. Fra le pagine più antiche della nostra letteratura bisogna annoverare il famoso Cantico di Frate Sole di San Francesco d’Assisi, che non solo sta a dimostrare come la nostra prima letteratura sia stata dominata dal motivo religioso proprio dell’età medioevale, ma anche come l’amor di Dio, nella splendida semplicità dell’umile fraticello, diventi ardore di vita, trasporto di ammirazione, elevazione dell’animo rapito nell’estasi di sentirsi circondato da creature tutte sorelle (sole, acqua, vento, fuoco, morte) e perciò amate e lodate in Dio “altissimo, buono, onnipotente”. E’ un canto che sgorga spontaneo dal cuore di un asceta perfettamente umano, innamorato delle bellezze del creato e perciò traboccante di gratitudine per il Creatore: egli vuole trasfondere questa gratitudine nei suoi simili, come mezzo di miglioramento e di elevazione a Dio.

Jacopone da Todi. Altro autore di lodi ascetiche è Jacopone da Todi. Le composizioni di quest’ultimo, all’opposto di quella di San Francesco d’Assisi, sono oscure e rudi, in cui l’autore depreca la corruzione del mondo e il peccato, esorta alla penitenza e alla contemplazione della morte, promette le gioie del Paradiso, minaccia la disperazione cupa dell’inferno, polemizza con il pontefice Bonifacio VIII, piange sulle tristi condizioni della chiesa. Fra i tanti motivi, che assumono toni ora di aspra violenza, ora di anelito alla sofferenza intesa come mezzo per superare le passioni ed elevare lo spirito, ora di mistica aspirazione all’annullamento in Dio, ora di moralismo severo e appassionato, appaiono tratti di fede luminosa e di vera poesia.

f.s.

Caos, decadenza e paesaggi morti nelle opere di Thomas Pynchon e William Burroughs

Thomas Pynchon. Tra gli scrittori che usano effettivamente la parola “entropia” nelle loro opere, Tanner elenca Norman Mailer, Saul Bellow, John Updike, John Barth, Walker Percy, Stanley Elkin e Donald Norman Barthelme, ma il suo esempio più importante è Thomas Pynchon. Come osserva Tanner, il primo racconto importante di Pynchos si intitola Entropy e contiene riferimenti specifici a Henry Adams. Nel romanzo forse più rappresentativo di Pynchon, V (1963), “ogni situazione rivela un qualche nuovo aspetto di decadenza e declino, un passo ulteriore verso il caos e la morte. Il libro è pieno di paesaggi morti di ogni tipo: dai mucchi di immondizia del mondo moderno all’aridità lunare del deserto” (Tanner, City of words, pag 157).

William Burroughs. In tutti i suoi libri, William Burroughs presenta una visione ossessionante e profondamente sconvolgente della decadenza e del sfacelo della civiltà, spezzando deliberatamente la logica e le sequenze attese del lettore, al fine di porre enfasi sulla natura caotica della realtà. Molte opere di Burroughs si rivelano essere resoconti quasi allucinante della violazione del paesaggio americano e della violenza, a stento dissimulata, che è alla base della vita della nazione.

Madame Bovary c’est moi? Flaubert non si sbagliava.

“Madame Bovary c’est moi”? Flaubert non si sbagliava.

di Francesco Sasso 

Ho appena terminato la lettura di Madame Bovary di Flaubert.
Che dire? Non riesco a trovare le parole. Scrittore sobrio, preciso, a tratti noioso, ma di una noia sublime. L’autore guarda la sua eroina con occhio disincantato e impietoso. La protagonista è moglie di un medico di provincia (Charles), che cerca di evadere con l’adulterio da una vita mediocre e finisce suicida. Tutto qua! Attorno all’eroina, i suoi due amanti, il farmacista “volteriano” Homais e tanti altri personaggi mediocri. Eppure sono tutti vivi nella mia immaginazione. E mi domando: come c’è riuscito? Come ha fatto Flaubert a creare tutto questo?
Non ero capace di staccarmi dalla pagina, eppure la storia è semplice; la descrizione degli oggetti, delle vesti, dei ninnoli, delle particelle di luce nell’aria spesso mi annoiavano. La lentezza dell’incedere della storia m’innervosiva. Questa storia crudele e banale, raccontata con maestria da elefante. Come c’è riuscito? Come è riuscito a dare vita a una creatura senza carne né ossa?
Forse per la profonda verità dei caratteri, per l’analisi dei sentimenti? Forse perché Flaubert ebbe vivissimo il culto appassionato dello stile, una costante preoccupazione di precisione e di perfezione? Forse per la sua prosa: armoniosa, robusta e splendida- di là dalla traduzione? O forse no, non solo per questo?
Ho frequentato per ore la signora Bovary e un forte sentimento d’antipatia si è annidato in me, al primo sguardo di lei, al primo contatto di pelle. Sono stato suo amante, suo marito, sua figlia. Ero con lei quando le consigliai di stipulare una cambiale. Ed ero con lei quando folle si scagliò sulla morte. Io c’ero, vivevo, ero al suo capezzale ed ho sentito il suo rantolo. E per finire ho consolato il marito, quel grande imbecille, con parole di circostanza. E dopo la morte di Emma, dopo aver riposto il libro in biblioteca, ella vibra ancora in me, quindi è reale, è di questo mondo. Come una nemica perduta per sempre e adesso custodita nell’anima.
Quel monaco di Flaubert, anatomista della vita sentimentale, mi domando come è riuscito a farmi male.

f.s.

Gammm: area architettonica della poesia

GAMMM: area architettonica di poesia

di Francesco Sasso 

Io sono conquistato da quelle riviste o blog che hanno una direzione/visione ben precisa del lavoro e della poesia che s’intende diffondere. Preferisco seguire un discorso articolato, anche se questo ragionamento proviene da un gruppo di poeti con un orientamento estetico antitetico al mio, che leggere testi a me vicini, tuttavia immessi in una situazione di “ammasso caotico”. Laddove molti blog collettivi dedicati alla poesia si sono ridotti unicamente a vetrine multiple per singole voci e nessuna direttrice artistica e/o teoretica comune; GAMMM, all’opposto, è un’area architettonica delle idee, uno spazio contrassegnato dalla pubblicazione di discorsi poetici paralleli in cui il lettore può guardare dentro le parole e, in alcuni casi, dentro le immagini.
 
I redattori scrivono:
“GAMMM non è una rivista né un editore. _ dà ospitalità alla ricerca, tutto qui. _bassa fedeltà, bassa risoluzione, frammenti, installazione, non performance, non spettacolo. _ comunque, per informazioni sulle ‘linee-guida’ redazionali, esplorate le nostre pagine e la pagina di link. _ think link: le connessioni sono conoscenza, e letteratura.”
 
In GAMMM, nella sezione OPEB, testi e immagini si fondono per comunicare, entrambe svincolate dalla fissità della stampa, avvicinando formalmente il lettore italiano allo sviluppo interdipendente di percorsi poetici contemporanei europei e nord americani. In questa fitta trama d’influenze, il lavoro di traduzione dei redattori di GAMMM è fondamentale e costringe chi li segue ad un continuo cambiamento di prospettiva teorica, di scelte e d’orientamento poetico.
 
Qui gli e-book: http://gammm.org/index.php/ebooks/
 
Qui gli opeb: http://gammm.org/index.php/opeb/

Qui gli ebookritik : http://gammm.org/index.php/ekritik/

per una definizione di opeb
L’e-book è una modalità dell’editoria online. Può tuttavia dimostrarsi oggetto scomodo, una volta stampato, non riuscendo a eludere l’impressione di assomigliare in tutto a una valanga di fotocopie niente affatto maneggevole. Se poi, al contrario, è considerato solo come file e dunque letto su pc palmare o in rete, non manca di volatilità.
L’opeb (one-page ebook) ideato da Marco Giovenale è una via percorribile per aggirare i due versanti della questione – certo non per risolverla. Immaginato anche grazie all’esperienza di «bina», l’opeb rappresenta forse una via di resa onorevole al perdurare dell’imprescindibilità del libro di carta. È un libro elettronico fatto di una sola schermata, coincidente con un unico foglio A4 (se si desidera stampare). Può contenere materiali grafici, o solo testo, o entrambi.
 
I redattori di GAMMM:
gherardo bortolotti, alessandro broggi, marco giovenale, massimo sannelli,  michele zaffarano; e molti sono i collaboratori. (vedi: http://gammm.org/index.php/autori/)
 
Siti a GAMMM collegati:
FLUX: http://flux.blogsome.com/
FELIX: http://felixseries.blogspot.com/

f.s.