La scrittura è nudità

La scrittura è ossessione. La scrittura è nudità.
Alla scrittura si sacrificano amori, amici, tempo, energia; in una sola parola: la Vita. E quando arriva il momento, devi scegliere: o dentro o fuori. Senza possibilità di mediare- questa postilla è per sempre.
La scrittura è il primo pulviscolo del mattino; è l’ombra per la strada, è il commensale che siede alla mia tavola; è la luce che si smorza prima dell’incoscienza irrequieta della notte.
La scrittura è ricerca, scoperta, sconfitta, illusori momenti di riconciliazione, baratro.
La scrittura è flatulenza dell’anima, scoria gelatinosa della mente, squarci perenni nella carne.
La scrittura è la mano indolenzita, il cervello sfatto, il sudore sotto le ascelle.
La scrittura è volontà di riempire ogni spazio vuoto.
La scrittura è desiderio di frantumare il pc contro il muro perché non se ne può più di rantolare da lungo tempo intorno ad una Parola.
La scrittura è sapere di non essere capace di scrivere.
La scrittura è voler essere capace di scrivere e non riuscirci.
La scrittura è riuscire a scrivere e fallire.
La scrittura è la verità o l’impossibilità della verità.
La scrittura è generosità, sincerità, follia.
La scrittura è stile, sound, morte.
La scrittura è stanchezza, dolore, sorriso.
La scrittura è solitudine e silenzio.
La scrittura è gioco, fratellanza, vita.
La scrittura non accetta faccendieri né guardaspalle.
La scrittura è prostituzione, santità, nulla.
La scrittura è continua iniziazione alla vita, alla libertà e al confronto.
La scrittura è scoperta di sé.
La scrittura è una speranza disperata.
La scrittura è confine e buio.
Mi siedo e scrivo, poiché non ho voglia di parlare con nessuno.

 [ 8 maggio 2006]
f.s

Pubblicato su La poesia e lo spirito