Nelle pieghe della storia: gli elefanti di Annibale. Chiara Prezzavento, Somnium Hannibalis. L’ultimo dei Barca, la cenere e il sangue, Milano, Robin Edizioni, 2009
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di Giuseppe Panella*
Annibale (che significa Dono di Dio in lingua punico-fenicia) Barca (da Barak, soprannome dato a suo padre Amilcare, che vuole dire fulmine sempre nella stessa lingua) è in fuga. Dopo la sconfitta subita a Zama da parte di Publio Cornelio Scipione detto l’Africano e dopo un periodo in cui ha continuato a reggere le sorti militari e politiche della sua città Cartagine che lo ha eletto suffeto, ha dovuto lasciare la città natale per evitare di essere consegnato ai Romani che ne avrebbero voluto la testa per evitare di essere ancora insidiati aspramente dalla sua micidiale intelligenza bellica.