I paradossi dell’amore. Aa. Vv. Love Out, a cura di M. Baldrati, Massa, Transeuropa, 2012
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di Giuseppe Panella
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L’amore – dice il poeta – “ move il sole e l’altre stelle” (Paradiso, canto XXXIII, v. 145). Ma è altrettanto noto che “ognuno uccide ciò che ama” (Oscar Wilde, Ballata del carcere di Reading). L’antologia progettata e promossa da Mauro Baldrati si muove tra questi due poli (l’amore, l’odio) e cerca di comprendere all’interno di questo perimetro tutte le possibili sfumature, tutti i probabili aspetti e momenti, tutte le imprescindibili angosce ed esaltazioni che il sentimento d’amore potrebbe produrre, indurre, suscitare. L’amore porta alla felicità (momentanea) degli amanti e, allo stesso modo, li conduce alla soglia della morte. Ma amare non vuol dire soltanto “non dire mi dispiace” (Erich Segal, Love Story) ma può rendere il sentimento che costringe ineluttabilmente a prendere in considerazione come necessario e inevitabile uno spietato meccanismo che stritola e polverizza chi ama (o, vicendevolmente, anche chi non prova un’analoga passione).