I LIBRI DEGLI ALTRI n.49: Tracce del passato nell’ incertezza del presente. Letizia Lanza, “Tracce”

Letizia Lanza, TracceTracce del passato nell’ incertezza del presente. Letizia Lanza, Tracce, Pianteda (Sondrio), Edizioni CFR – Poiein, 2011

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di Giuseppe Panella

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E’ un esile mannello di liriche brevi quello consegnato da Letizia Lanza al titolo assai significativo di Tracce, quasi a significarne il carattere minimale e purtuttavia emblematicamente inciso nella polvere sollevata dal Tempo. Riprendendo il titolo di una precedente raccolta dell’autrice, Poesie soffocate del 2005 e la loro auto-definizione, sofferta ma sicuramente anche ironicamente consolidata, di “balbettii”, Gianmario Lucini, il prefatore-editore di questa nuova raccolta, scrive con un certo piglio (e con autorevole competenza e conoscenza dell’argomento da lui trattato):

“Anche l’espressione sembra essere più sicura, più consapevole del suo movimento, del luogo verso il quale vuole procedere. Il “balbettio” sembra rendersi consapevole, si articola, tenta, sempre rimanendo fedele alla sua antica ispirazione, che è così connaturata con la formazione culturale della nostra autrice. Ma anche l’ispirazione sembra portarci, caparbiamente, al mondo fantastico dell’antichità, le stesse immagini, le figure di misteriosi personaggi come la fanciulla “ittiocaudata”, espressioni poetiche che riportano alla cultura classica, come “marmoree membra”, “virgineo incanto” e persino una “falcea luna” che sembra messa lì come dea mediatrice tra il passato e il presente“ (p. 6).

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VALORE D’USO DI FRANCESCO RECAMI. Dall’oggettività del disegno alla trama confusa del reale. Saggio di Giuseppe Panella

oggettività del disegno trama confusa del reale«Forse – rispondeva la donna, quasi protendendo il sorriso contro il vento eroico della rapidità, nel battito del suo gran velo ora grigio ora argentino come i salici della pianura fuggente.
– Non forse. Bisogna che sia, bisogna che sia!»
(Gabriele D’Annunzio, Forse che sì forse che no)

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di Giuseppe Panella

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VALORE D’USO DI FRANCESCO RECAMI. Dall’oggettività del disegno alla trama confusa del reale

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1. L’ errore di Platini

 

Francesco Recami esordisce tardi, nel 2006 (è nato nel 1956, a Firenze) con un romanzo tuttavia  già scritto tel quel nel 1986. Anche se precedentemente aveva pubblicato romanzi gialli per ragazzi e guide turistiche di montagna, ricade in pieno in quella letteratura degli anni Zero con i quali ormai si può cominciare a fare i conti per verificarne vezzi e novità formali, momenti di lucidità e sprazzi di follia, continuità e differenza, incursioni nella storia e sottomissioni al reale[1].

L’errore di Platini è una narrazione ispirata dalla lettura di alcuni testi straordinari di Peter Handke (primo fra tutti, La paura del portiere davanti al calcio di rigore) ma anche dalle contemporanee produzioni non più comiche ma melanconiche di Gianni Celati. E’ un romanzo di sperimentazione soft con punte satiriche non indifferenti e con un taglio volutamente freddo, oggettivo, quasi distante. L’esergo del volume (da Paolo Portoghesi) è estremamente ficcante:

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Rosa Salvia, “Mi sta a cuore la trasparenza dell’aria”

Rosa Salvia, Mi sta a cuore la trasparenza dell’ariaRosa Salvia, Mi sta a cuore la trasparenza dell’aria, introd. Gabriele Fantato, postfaz. Luca Benassi, La vita felice ed., 2012, pp.80, €12

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di Francesco Sasso

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Mi sta a cuore la trasparenza dell’aria (La Vita Felice, 2012) è il titolo dell’ultima raccolta di poesie di Rosa Salvia. Il titolo della raccolta riprende il primo verso dell’omonima poesia iniziale:

 

«Mi sta a cuore la trasparenza dell’aria. / E’ dolce raccoglierla come la porzione / estrema di un destino comune / quando il mare gonfia lento, / si pavoneggiano le vele / e il giorno si fa più leggero» (p.13).

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Narrazioni autobiografiche educative

lettere[RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO]

Dopo tanti anni di lavoro educativo (ormai quasi 20) a contatto diretto e quotidiano con i giovani del circuito penale dei minorenni sento il bisogno di uno spazio di riflessione e confronto sui temi educativi.

L’idea del blog http://narrazioni.blogattivo.com/index.htm risponde all’esigenza di curare un diario (quotidiano o quasi) sull’esperienza educativa dentro il contesto chiuso del carcere per i minorenni, il rapporto con i giovani, le esperienze di narrazione autobiografica, i possibili percorsi del cambiamento.

Per approfondire la conoscenza, due parole di presentazione su:

http://narrazioni.blogattivo.com/narrazioni-b1/Girolamo-Monaco-b1-p14.htm

 

grazie per l’attenzione, Girolamo Monaco

 

I LIBRI DEGLI ALTRI n.48: La delibazione del nulla. Carlo Cannella, “Tutto deve crollare”

Carlo Cannella, Tutto deve crollareLa delibazione del nulla. Carlo Cannella, Tutto deve crollare, Bologna, Perdisa Pop, 2011

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di Giuseppe Panella

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“E’ finita, mi dico, è finita. Tutto deve crollare” (p. 11) // ” Ho la nausea”, dice. “Il mondo è vanità, tutto deve crollare” (p. 234) ribadiscono i due protagonisti principali di questo romanzo (scritto con l’inchiostro impastato dalle parole dei peggiori), prima il padre, poi la figlia, all’inizio e poi alla fine della narrazione della loro agghiacciante vicenda di morte, sopraffazione, sesso e potere. Tutto deve crollare, allora, ma perché non crolla niente alla fine del tutto? Perché le fondamenta su cui si basa il dominio di alcuni uomini su tutti gli altri sono ancora ben saldi e affondano nella palude limacciosa dell’ipocrisia consenziente a tutto quello che può essere vantaggioso per il proprio interesse personale, del sopruso e della corruzione organizzata e del profitto: ciò che da sempre sostiene il modello capitalistico di produzione delle merci e dell’estrazione del plusvalore. A questo si aggiunge la consapevolezza della dimensione biopolitica delle nuove forme di potere create dallo sviluppo dispiegato della globalizzazione economica vittoriosa (non casualmente uno dei personaggi del romanzo, l’eccentrico e polemico outsider Gianmario, è lettore attento e puntuale delle opere di Michel Foucault, oltre che di Marx, di Engels e soprattutto dell’anarchico individualista Max Stirner, l’autore di L’Unico e la sua proprietà).

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La prima traduzione integrale dello “Zibaldone” in inglese

In arrivo la prima traduzione integrale dello “Zibaldone” in inglese, con apparati critici e filologici, a cura del “Leopardi Centre” di Birmingham (direttori Michael Caesar e Franco D’Intino) e sotto gli auspici del CNSL.

La prima traduzione integrale dello Zibaldone di Giacomo Leopardi in inglese sta per essere pubblicata negli Stati Uniti il 16 luglio 2013 dalla casa editrice Farrar Straus & Giroux e poco più tardi, in Inghilterra, da Penguin Books.

L’opera è stata completata nel corso di sette anni da una squadra di traduttori professionisti inglesi e americani che hanno collaborato tra loro, in costante dialogo, diretti da Michael Caesar (University of Birmingham) e Franco D’Intino (Sapienza, Università di Roma), sotto gli auspici del Centro Nazionale di Studi Leopardiani (CNSL) di Recanati, del Leopardi Centre di Birmingham
http://www.birmingham.ac.uk/research/activity/leopardi/projects/index.aspx e dell’Arts and Humanities Research Council. Il progetto ha avuto il convinto sostegno dell’on. Franco Foschi, Presidente per venti anni del CNSL, e poi del suo successore Fabio Corvatta.
Decisivo è stato il ruolo di Jonathan Galassi, Presidente di Farrar Straus & Giroux, insigne traduttore dei Canti, e dell’ eccezionale équipe della casa editrice, che si è impegnata per dieci mesi con grande competenza e passione nella produzione di un testo così complesso.

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Giorgina Busca Gernetti, “Sette storie al femminile”

Giorgina Busca Gernetti, Sette storie al femminileGiorgina Busca Gernetti, Sette storie al femminile, Youcanprint, 2013, pp.67, € 10

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di Francesco Sasso

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Giorgina Busca Gernetti (Piacenza) ha pubblicato varie opere di poesia: Asfodeli (1998), La luna e la memoria (2000), Ombra della sera (2002), La memoria e la parola (2005), Parole d’ombraluce (2006), Onda per onda (2007), L’anima e il lago (2010). Tra queste opere poetiche fa capolino un piccolo volume di racconti dal titolo Sette storie al femminile (2013). I sette racconti compresi in questa raccolta erano stati pubblicati nel 2011 dall’Editore Puntoacapo nel Quaderno di prosa contemporanea intitolata Dedalus n.1, a cura di Ivano Mugnani.

Sette storie al femminile comprende dunque sei racconti e una lettera che offrono inediti risvolti di personaggi femminili.

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I LIBRI DEGLI ALTRI n.47: Il segreto mortale dei sentimenti. Francesca Petrizzo, “Il rovescio del buio”

Francesca Petrizzo, Il rovescio del buioIl segreto mortale dei sentimenti. Francesca Petrizzo, Il rovescio del buio, Milano, Frassinelli, 2011

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di Giuseppe Panella

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Il secondo romanzo di Francesca Petrizzo, a differenza del precedente racconto “storico” Memorie di una cagna (Milano, Sperling & Kupfer, 2010) dedicata alla rivalutazione di Elena di Troia,  è una  lunga narrazione (dolorosa, angosciata, tormentata con radi e rari sprazzi di felicità) di quella che si può definire di “formazione dell’anima”. La protagonista ne esce, alla fine, completamente sconvolta ma apprende una dura lezione sulla vita, sulla sua fragilità, sulla sua impossibile realtà.

Le sue vicende sono quelle quotidiane di una studentessa alla soglia dell’esame di maturità ma quello che deve superare è qualcosa che va molto al di là di esso: deve confrontarsi compiutamente con la morte e con l’esistenza come un lungo tunnel da attraversare. Percorso buio e pieno di sofferenza ma, in conclusione, necessitato dalla prepotenza della vita e della sue svolte repentine e piene di amare sorprese. La protagonista del romanzo, Marta Deangelis, infatti, non dovrebbe avere altri problemi che quelli relativi alla scuola e ai suoi sentimenti (fino ad allora piuttosto confusi) riguardo all’amore futuro e ai possibili rapporti di coppia.

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Autoanalfabeta University of Utopia: L’invasion des profanateurs #01

Autoanalfabeta University of Utopia – a cura di Lello Voce con Claudio Calia, Gabriele Frasca, Luigi Nacci, Gianmaria Nerli, Massimo Rizzante // in Redazione: Lucia Tundo (testi e ricerche web), Mattia Barbirato (video e montaggio)

Dal 5 luglio su http://www.globalproject.info/it/tags/autoanalfabeta/community

FONTE DEL VIDEO: http://www.globalproject.info/it/produzioni/linvasion-des-profanateurs-01/14693

Rossano Astremo, “Con gli occhi al cielo aspetto la neve. Antonio Verri. La vita e le opere”

Rossano Astremo, Con gli occhi al cielo aspetto la neveRossano Astremo, Con gli occhi al cielo aspetto la neve. Antonio Verri. La vita e le opere, Manni, 2013, pp.116, € 13,00

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di Francesco Sasso

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Antonio Verri, nato nel 1949 e scomparso il 9 maggio 1993 in un incidente stradale, ha vissuto gran parte della sua vita a Caprarica di Lecce. Poeta e romanziere fra i più intelligenti e solerti animatori culturali del salento, caratterizzò la sua opera poetica come testimonianza di appassionato impegno linguistico pervenendo ad esiti di forte originalità artistica.

Il suo esordio di poeta è documentato dalla raccolta Il pane sotto la neve (Pensionante de’ Saraceni 1983), seguito poi da Il fabbricante di armonia: Antonio Galateo (Erreci edizioni 1985) e La Betissa (SudPuglia – Banca Popolare Pugliese 1987). Dopo la lunga parentesi quasi tutta lirica, Verri tenta la strada del romanzo sperimentale con l’ambizioso progetto di chiudere il mondo dentro un libro, ovvero scrivere un romanzo con dentro tutte le parole del mondo. Pubblica così I trofei della città di Guisnes (Il Laboratorio 1988), Il naviglio innocente (Erreci edizioni, 1990) e infine, uscito postumo, Bucherer l’orologiaio (SudPuglia – Banca Popolare Pugliese, 1995).

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I LIBRI DEGLI ALTRI n.46: Francesco Troccoli, “Ferro Sette” & “Domani forse mai. Racconti fantastici”

Francesco Troccoli, Ferro SetteFrancesco Troccoli, Domani forse mai. Racconti fantasticiFrancesco Troccoli, Ferro Sette, Roma, Armando Curcio Editore, 2012; Francesco Troccoli, Domani forse mai. Racconti fantastici, Roma, Edizioni RiLL – Riflessi di Luce Lunare, 2012

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di Giuseppe Panella

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Tobruk Ramarren ha una missione importante da svolgere sul pianeta Harris IV: deve stanare un gruppo di minatori in rivolta che si sono rifugiati nelle sue cavità più profonde e porre fine all’attività di David Vinicious Pereira Hobbes, un suo ex-commilitone con il quale ha perso i contatti e con il quale è stato inviato a trattare la resa di Ferro Sette. E’ ovviamente una trappola ma Tobruk non lo sa ancora.

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Informazioni bibliografiche sulla storia contemporanea italiana: Istituto Storico Germanico di Roma

L’Istituto Storico Germanico di Roma, il più antico degli istituti storici della Repubblica Federale di Germania all’estero, è stato fondato nel 1888; le sue finalità di ricerca si riferiscono alla storia italiana e tedesca dall’alto medioevo fino al passato più recente, con particolare riguardo ai rapporti italo-tedeschi nei relativi contesti europei.

All’Istituto è annessa una Sezione di Storia della Musica il cui campo di attività abbraccia i rapporti tra la musica italiana e quella tedesca, con i rispettivi antecedenti storici e influssi esercitati in Europa.

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I LIBRI DEGLI ALTRI n.45: Tutta la vita davanti. Ivo Morini, “Dentro la vita. Viaggio nell’aldiquà”

libri senza copertina 2Tutta la vita davanti. Ivo Morini, Dentro la vita. Viaggio nell’aldiquà, presentazione di Alberto Asor Rosa, Firenze, Polistampa, 2013

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di Giuseppe Panella

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Da molto tempo, con qualificata continuità e intelligenza linguistica, Ivo Morini prosegue, infaticabile, un proprio discorso lirico-narrativo, spesso di minoranza nel panorama poetico italiano ma, non per questo motivo, di poco spessore ai fini del suo rinnovamento storico-tematico. Come scrive Asor Rosa nella sua Presentazione, si tratta di “una sorta di saga favolistica, senza fine ricca di echi e reminiscenze lontane”.

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