Storie ed eventi storici n.3 (a cura di Francesco Sasso)

È difficile stabilire con certezza quando l’uomo compare sulla terra, anche perché l’uomo, come lo vediamo noi oggi, è il risultato di una lunghissima e graduale trasformazione della specie umana (evoluzione) partita alcuni milioni di anni fa dall’Australopiteco africano, un ominide riconosciuto dagli scienziati come specie umana, che, fin dall’origine, lo differenziavano dalle scimmie antropomorfe. In un arco di tempo calcolato intorno ai tre milioni di anni, l’ominide modificò gradualmente alcuni dei suoi caratteri fisici originari: la posizione eretta e la locomozione bipede furono una conquista molto lenta ed ebbero come conseguenza una serie di modificazione della colonna vertebrale, degli arti inferiori e soprattutto di quelli superiori che si accorciarono; la mano, grazie al pollice opponibile, divenne uno strumento più duttile, adatta alle nuove esigenze del nostro progenitore. Osservate ora il pollice dei nostri ragazzi mentre scrivono sul proprio smartphone alla velocità della luce.

f.s.