[Fino al 30 agosto RETROGUARDIA è in vacanza. In questo periodo segnaleremo articoli apparsi in rete, podcast, playlist e qualche articolo a sorpresa. Vi ricordiamo il nuovo indirizzo: https://retroguardia.net/ . Grazie a tutte le nostre lettrici e ai nostri lettori e buone vacanze!]

“Pietro Aretino”. In: Giulio Ferroni (a cura di), “Il contributo italiano alla storia del pensiero. La letteratura”, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma, 2018, 278-291.
Negli anni in cui si lavora all’affermazione di un modello di lingua e di letteratura normativo e condiviso, Pietro Aretino pratica la letteratura come calcolata, ma libera reazione a contingenze personali e storiche. Nella Venezia della metà del Cinquecento, in collaborazione con editori e artisti, Aretino si autorappresenta come scrittore irregolare, orientato su concetti quali ‘natura’ e ‘invenzione’. La complessità della sua opera – che va dalle pasquinate alla poesia cavalleresca, dal teatro alle lettere, dai dialoghi erotici alle riscritture di testi religiosi –, confinata per secoli in definizioni denigratorie e restrittive, è stata solo recentemente riscoperta.
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