[E’ appena uscito per Rubbettino editore, Non di sola destra di Alex Bardascino e Luciano Curreri. Per gentile concessione dell’editore, presentiamo la nota introduttiva di Luciano Curreri (f.s.)]
Alex Bardascino, Luciano Curreri, Non di sola destra, Rubbettino Editore, 2022, pp.114, €12,00
Nota introduttiva di Luciano Curreri
La Repubblica e la Repubblica delle lettere del secondo dopoguerra hanno come minimo comun denominatore l’antifascismo. L’impegno civile e letterario di quest’ultima e vincente istanza plurale (che tiene insieme tutti i «no» al fascismo, dai liberali ai comunisti, dai prigionieri ai partigiani) ha dato vita a una cultura che ha saputo esprimere momenti e pagine indimenticabili, che anche gli autori di questo librino hanno letto e in parte studiato, a volte insieme e pure di recente, con l’idea di mettere a confronto due generazioni diverse di lettori, una risalente al 1966 (Luciano Curreri) e l’altra al 1988 (Alex Bardascino)1.
Nella seconda metà del Novecento, non scompaiono tuttavia le ‘narrazioni di destra’. E nel nostro libro, se ne sono selezionate sei, di tali ‘narrazioni’, ottenendo una (non sporca) mezza dozzina di autori e testi che in circa 35 anni di vita repubblicana, tra il 1953 e il 1986, ‘rivendicano’, secondo modalità differenti, una certa adesione al fascismo e quanto meno un certo ritorno inquieto al Ventennio e alla Repubblica Sociale Italiana: ritorno generazionale e plurigenerazionale insieme (ma non senza fratture, fra, per esempio, i giovanissimi e convinti repubblichini di Mazzantini e quanto appare loro, nel secondo dopoguerra, come «“la teppaglia nera”»2).