La madre perduta di Leonardo da Vinci. Nicola Baronti, Il Governatore delle acque, prefazione di Giovanna Fozzer, Firenze, Edizioni Polistampa, 2010
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di Giuseppe Panella*
Il fascino e il segreto profondo delle acque e del rifugio che costituiscono per una mente tormentata è costituito dal ricordo della madre e dal desiderio di ritornare ad essa, nel suo grembo accogliente e sicuro. E’ quanto accade a Leonardo che – nei versi del poemetto di Baronti – proprio attraverso il loro percorso (e i lavori costruiti per imbrigliarle e renderle feconde e produttive) manifesta la sua nostalgia per una madre perduta, Caterina, di cui ancora oggi non conosciamo esattamente identità e storia della vita. Scrive l’autore nella cospicua Nota (Un percorso d’acqua e di terra) che precede il testo poetico: