Un giorno di ordinaria esistenza. Ilaria Bernardini, Domenica, Milano, Feltrinelli, 2012
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di Giuseppe Panella
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Questo è il romanzo di una giornata che mancava alla narrativa italiana degli ultimi anni. Dopo i notevoli exploits di scrittori come Raffaele La Capria sul finire degli anni Cinquanta (Un giorno d’impazienza del 1952 e soprattutto Ferito a morte del 1961), il romanzo di osservanza joyciana dove tutto si svolge nel giro di ventiquattrore di ordinaria esistenza era stato trascurato come genere e forma di espressione letteraria.
Il libro di Ilaria Bernardini, già nota per il suo precedente Corpo libero edito sempre da Feltrinelli nel 2011[1], si svolge tutto nel corso di un’afosa domenica di agosto ed è tutto giocato sull’interazione tra una giovane coppia, il loro bambino e i nonni che lo ospitano proprio per lasciare una giornata di libertà ai suoi due genitori.