In questo pianeta – “bella d’erbe famiglia e d’animali” (e unificati solamente dalla logica economica e finanziaria, dalla ragione dei profitti e dallo stupro del degrado ambientale) –, la “banalità del male”, la “povertà del mondo”, la volgarità di pensiero, l’eccidio della biodiversità, le morti per violenza, fame e sete (guerre o non guerre siano le cause), le logiche di dominio e di spartizione del mondo capitalistiche, la mercificazione della parola e della comunicazione stessa sono ormai in crescita esponenziale.