Recensione/schizzo #19
Diario di un genio di Salvador Dalì è stato scritto, con molti vuoti, dal maggio 1952 al settembre 1963. Il testo mette in scena la complessa personalità del pittore spagnolo.
Leggendo il libro si avverte come Dalì ami in modo assoluto la vita attraverso la musa ispiratrice di tutta la sua attività, la moglie Gala, protagonista delle sue visioni mistiche e delle sue elucubrazioni sessuali-paranoiche.
Pulsioni sessuali e tensioni mistiche diventano, quindi, i cardini del linguaggio letterario di Dalì. Un lessico provocatorio, volto a spiazzare il lettore con non-sense e geniali intuizioni sull’arte, utilizzando il paradosso per il paradosso e l’umorismo.
Diario di un genio non è un’opera letteraria, ma è la rappresentazione letteraria del mondo daliniano.
f.s.