I LIBRI DEGLI ALTRI n.44: Sotto mentite spoglie. Rosalba De Filippis, “Danielle. L’ultima foglia è sempre la più alta”

Rosalba De Filippis, DanielleSotto mentite spoglie. Rosalba De Filippis, Danielle. L’ultima foglia è sempre la più alta, prefazione di Stefano Lanuzza, Pasian di Prato (Udine), Campanotto Editore, 2013

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di Giuseppe Panella

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Rosalba De Filippis, poetessa molisana da moltissimi anni trapiantata a Firenze, ha dedicato da anni la sua devozione lirica all’esplorazione di un mondo che si situa, autorevolmente ma con continui e necessari aggiustamenti, tra realtà vissuta del quotidiano e finzione di sogno. Non è un caso che il suo primo libro si intitoli Sotto nevi di carta (Campanotto, 2007) e l’immediato precedente di questa sua ultima fatica, invece, sia La luce sugli spigoli. Canti di Monteloro (Stampa Alternativa, 2011). Tra l’aspirazione a una poeticità forte e vissuta come esperienza di vita e il sogno di un nuovo orizzonte da raggiungere attraverso lo scarto prodotto dalla scrittura lirica, si colloca quest’ultimo omaggio-confronto con un personaggio inesistente, Danielle Sarréra, creatura immaginata e trasformata in opera letteraria da Frédérick Tristan, espressione di una volontà rigorosamente camaleontica di essere altri pur rimanendo, in fondo, sempre se stesso. Personaggio poco noto in Italia, Tristan ha dato vita a una sorta di parto poetico dando vita all’opera postuma di una fanciulla diciassettenne morta suicida, Danielle Sarréra per l’appunto, di cui avrebbe pubblicato un diario e i versi redatti durante la sua breve ma intensa e desolata esistenza.

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