Paolo De Luca, “Stige”

Paolo De Luca, Stige, ilmiolibro self publishing, 2019, 300 pp., 22€


di Francesco Sasso

.

La storia ha inizio nel 2006. Nella campagna di Ercolano, mentre un escavatore è al lavoro per le fondazioni della villa di un piccolo boss malavitoso, viene disseppellito un oggetto di epoca romana. L’oggetto è una cassetta di legno avvolta in una tela catramata e carbonizzata. Essa contiene un vasetto d’oro e una pergamena. La pergamena è indecifrabile ai più, non perché corrotta dal tempo, ma perché utilizza un linguaggio decifrato. L’oggetto finisce nelle mani di un importante ricettatore di opere antiche, il quale lo mette all’asta online attraverso gli usuali canali illegali. Da quel momento, la pergamena attira l’attenzione di studiosi e non solo. In Vaticano sono pochi a sapere che una copia simile è stata trovata nella tomba di Paolo dopo una ricognizione mai pubblicizzata. Purtroppo di questa ultima copia paolina si sono salvati pochi frammenti. E da qui il racconto si dipana in mille vicissitudini. Man mano che la narrazione procede, si comprende che, una volta decifrato, lo scritto rivelerà una verità che potrebbe cambiare la lettura storica del cristianesimo e, dunque, far barcollare l’intero mondo cattolico.

Continua a leggere “Paolo De Luca, “Stige””

I LIBRI DEGLI ALTRI n.22: Una vita lunga un giorno (e forse un sogno). Paolo De Luca, “Cielo e terra”

Paolo De Luca, Cielo e terraUna vita lunga un giorno (e forse un sogno). Paolo De Luca, Cielo e terra, Napoli, Tullio Pironti Editore, 2010

______________________________

di Giuseppe Panella

.

Il progetto narrativo che sottende questo lungo romanzo di formazione di Paolo De Luca è il tentativo dispiegato dall’autore di cogliere nella parabola esistenziale del suo personaggio principale (il suo antenato, il calzolaio  Berardino De Luca di Sant’Anastasìa  in quel di Napoli) non solo il senso e la continuità di molti anni cruciali per la formazione dell’Italia contemporanea ma anche il significato profondo del legame che collega indistricabilmente cielo e terra, interiorità e superficie, immanenza e trascendenza umane. Si tratta di un proposito molto ambizioso (come si vede), forse non sempre mantenuto nella concretezza delle molte pagine (ben 480!) che compongono il romanzo ma sicuramente di grande fascino, di grande interesse letterario e di forte impatto sulle coscienze dei lettori. La definizione di “romanzo di formazione” non deve ingannare: la storia narrata di Berardino e delle donne degli amici che lo accompagnano nel suo tragitto terreno dura tutta la sua esistenza terrena (l’uomo, nato nel 1784 morirà nel 1860, all’alba della da lui deprecata Unità d’Italia) ma nel corso di essa egli non cesserà mai di “imparare a vivere” e morirà soltanto quando gli sembrerà di esserci riuscito.

Continua a leggere “I LIBRI DEGLI ALTRI n.22: Una vita lunga un giorno (e forse un sogno). Paolo De Luca, “Cielo e terra””