Samuele Liscio, La pioggia rara, prefazione di Giuseppe Panella, Robin, Torino 2017, pp. 112, Euro 12.
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di Andrea Galgano
La pioggia rara1, edito da Robin, di Samuele Liscio (1980), poeta pratese, alla seconda raccolta dopo Convalescenza (Europa edizioni), vincitrice del Premio Nazionale Giovane Holden, è un libro prezioso. Non solo per la florida rappresentazione della scena del mondo e del suo segreto inviolato, ma anche per la cura delle cesure, dei tagli e delle rincorse che la realtà dispone.
È un allarme incendiato che sprigiona dalla terra e insegue la vertigine rara, appunto, di ciò che compone l’essere, il fiato sperduto delle mimose e l’odore-vagito della primavera.
Questa rincorsa convalescente non percepisce vuoti ma intuisce il cardine nevralgico delle cose partendo da un desiderio, da un apice di senso e significato e, infine, da un dialogo inesausto con ciò che si ordina, si rappresenta, si vive.