Fiori mortali. Andrea Gamannossi, Sangue di rose. 3 noir e 13 ricette a base di fiori, Firenze, Mauro Pagliai Editore, 2011
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di Giuseppe Panella*
«I fiori, nell’immaginario collettivo, sono quasi sempre associati all’amore. Questi variegati e multicolori prodotti della natura fanno parte di un binomio inscindibile fra il sentimento dell’uomo e il gentil sesso. Ma i fiori sono soltanto un simbolo di tenerezza? Oppure rappresentano anche qualcosa di veramente profondo, che va al di là della cognizione umana? Durante i funerali le chiese sono adornate di corone di crisantemi, rose, gigli e tantissime altre specie. Dunque il connubio fiori e amore non è l’unico e forse nemmeno così indissolubile. Forse ce n’è un altro
dal legame ancora più forte, un’attrazione quasi magnetica: fiori e morte. Amore e morte appartengono al destino di ognuno di noi e i fiori, forse, sono il filo conduttore del cammino terreno. L’amore e la morte. La vita e la morte. Tutti elementi essenziali che racchiudono in essi l’essenza pura del genere umano» (p. 7).