Ritorno al mondo nuovo. Alberto Gandini, Il guardiano delle dune di Massenzàtica, Firenze, Gazebo, 2012
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di Giuseppe Panella
Massenzàtica, in provincia di Ferrara, in realtà, più che un vero e proprio paese, è un luogo di passaggio che dal crocevia di Italba si spinge verso Mèsola dove si trova un caratteristico e vasto castello tardo-cinquecentesco che serviva come residenza estiva e di caccia per Alfonso II d’Este.
La sua caratteristica principale è quella di sorgere lungo la strada d’argine del Po che si spinge fino al porto di Goro. E’ sulle dune che si distendono tra la strada e il fiume che si svolge la maggior parte del romanzo di Gandini e che avvengono gli eventi mirabolanti e straordinari in esso narrati.
Si tratta di un romanzo fantastico, con forti coloriture fantascientifiche e distopiche, che si pone con decisione nel solco di quelle opere di anticipazione e di precorrimento di un futuro non più visto con gli occhiali rosa dell’utopia e che possono essere ricondotte come modello a capolavori del Novecento quali Il mondo nuovo (Brave New World del 1932), l’opera narrativa forse più famosa di Aldous Huxley o 1984 scritto, come è noto, nel 1948 da George Orwell.