Vivere per raccontarla e scrivere per viverla. Marilù Oliva, Cent’anni di Márquez. Cent’anni di mondo, prefazione di Omero Ciai, Bologna, CLUEB, 2010
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di Giuseppe Panella*
Gabriel García Márquez è ormai universalmente riconosciuto come un maestro della narrazione romanzesca e l’autore di romanzi importanti e molto letti costruiti con il metodo letterario del “realismo magico”. A questa prospettiva di poetica sono legati romanzi ormai considerati come opere-mondo quali Cent’anni di solitudine e l’ Autunno del patriarca.
Eppure fino alla consacrazione ufficiale come scrittore con la saga secolare dei Buendía, García Márquez era stato quello che lui stesso definiva “un giornalista felice e sconosciuto” (1).