Giovanni Inzerillo, Dalla vita assassinato alla poesia. Il Canzoniere di puro disamore di Dario Bellezza, Franco Cesati Editore, 2019, pp.80, €10,00
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di Francesco Sasso
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Ad oggi di Dario Bellezza (1944-1996) ho letto rime sparse su riviste e antologie, nonostante da cinque anni un Oscar Mondadori (Tutte le poesie) campeggi intonso nella mia libreria. Lacuna che andrò a colmare presto anche grazie al bel saggio Dalla vita assassinato alla poesia. Il Canzoniere di puro disamore di Dario Bellezza di Giovanni Inzerillo.
Come ci suggerisce l’autore del saggio nell’Introduzione: «Nel condurre questo attraversamento di un’opera poetica vasta e complessa si è scelto di adottare un approccio di tipo cronologico che ne agevoli la lettura e di avvalersi di un’indagine volutamente intertestuale. Oltre a dimostrare come il percorso dell’autore si muova all’interno del panorama poetico di quegli anni e come spesso si distacchi, per poi in un certo senso riavvicinarsi, dalla corrente allora in circolazione, si è tentato di far comprendere come la scrittura dialoghi con gli autori italiani e stranieri di ogni epoca, ereditando soprattutto la recente tradizione di Pasolini e Penna, talvolta affiancandosi ai grandi modelli del passato quali Leopardi e Baudelaire.» (pag.12)