Variazioni (gustose) sul mondo antico e sulla loro necessaria quotidianità. Letizia Lanza, Ludi, ghiribizzi e varie golosità, Venezia, Supernova Edizioni, 2005; Letizia Lanza, La verità e il mito. Trittico muliebre, premessa di Tiziana Agostini, Venezia, Supernova Edizioni, 2010; Letizia Lanza, Variazioni omeriche (e anguillesche), Venezia, Supernova edizioni, 2011
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di Giuseppe Panella
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L’interesse di Letizia Lanza per la cultura e la letteratura del mondo antico non è recente: fin dagli studi universitari di Lettere Classiche presso l’Università di Padova (poi perfezionati presso quella di Urbino), il mondo greco e latino sono stati al centro della sua abbondante e feconda ricerca critica. La raccolta di saggi del 2005, Ludi, ghiribizzi e varie golosità, rievoca fin dal titolo quelle Stravaganze letterarie e filologiche che Giorgio Pasquali aveva pubblicate fino alla morte parallalemente ai suoi preziosi studi filologici. In questo volume, prezioso per erudizione e per impegno di scrittura, non solo vengono rievocate e descritte pagine importanti della letteratura greca relative al cibo e alla sua preparazione ma viene introdotto un tema, quello del vino in relazione alla poesia, noto da tempo ma di cui solo ora si è riscoperta la fondamentale importanza per la conoscenza del mondo culturale dei “nostri antenati” (per dirla con un titolo caro a Italo Calvino).