Carlo Lapucci, Detti preclari e fatti esemplari di Rotorio Barbafiera filosofo della mutua, Firenze, Le Samàre Editrice, 2021, pp. 136
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di Stefano Lanuzza
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Ogni tanto faccio una capatina dall’altra parte della realtà delle cose (Rotorio Barbafiera)
Poeta, narratore, saggista, preclaro studioso di linguistica e tradizioni popolari, Carlo Lapucci ha sempre incluso nel proprio lavoro letterario all’insegna dell’interdisciplinarità un riposante côté comico che, coniugando umorismo e burla, caricatura e nonsense, motto di spirito, contraddizione della norma, l’assurdo e l’arguzia barzellettistica, fonda un sistema di paradossali sintesi filosofiche. È il caso del suo ultimo libro, Detti preclari e fatti esemplari di Rotorio Barbafiera filosofo della mutua, Firenze, Le Samàre Editrice, 2021, pp. 136, s.i.p.); dove il protagonista Rotorio s’inventa ‘per illuminazioni’ una giocosa, certo antiaccademica filosofia capace di spaesare, trasvalutare o addirittura ridicolizzare con la freddura sorniona e la franca risata, scrosciante fino al cachinno, tutti gli olimpi costituiti, le fisime, i fanatismi, le illusioni, gli inganni e quanto sia ipotizzato intangibile.