La passione del “noi” tra il XX° e il XIX°

 

di Antonino Contiliano

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Alain Badiou, Il secolo, Feltrinelli, Milano, 2006.

Giacomo Marramao, La passione del presente, Bollati Boringhieri, Torino, 2008.

I due libri – Il secolo di Alain Badiou e La passione del presente di Giacomo Marramao – sono stati pubblicati in Italia a distanza di due anni l’uno dall’altro. I due lavori tematizzano, si può dire senza ombra di dubbio, il qui e ora, ovvero il reale e il presente del tempo storico di riferimento.

Il secolo di Alain Badiou è il XX° secolo con la sua volontà di potenza (ne fa fede la coscienza filosofica e politica che l’autore tratteggia attraverso vari documenti d’epoca: poesia, manifesti avanguardistici, opere d’arte…) come “passione del reale”, ovvero l’impegno e la lotta per la realizzazione dell’uomo e della società nuovi di cui il XIX° era stato l’anticipazione utopica o la promessa di nuova identità. Indicativo della marcia del libro può essere l’indice dei nomi che Badiou sceglie per le sue lezioni e le sue argomentazioni: questioni di metodo, la bestia, il non-riconciliato, un mondo nuovo: sì, ma quando?, passione del reale e montaggio della finzione, uno si divide in due, crisi di sesso, anabasi, sette variazioni, crudeltà, avanguardie, l’infinito, sparizioni congiunte dell’Uomo e di Dio.

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