Notte italiana. Sergio Paoli, Ladro di sogni. Storia noir di una Milano marginale, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2009
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di Giuseppe Panella*
Anche con questo noir di Sergio Paoli siamo sempre all’interno della “notte e nebbia” della storia italiana di sempre – fatta di servizi segreti, di razzismo esplicito ed eterodiretto, di morte, di pedofilia, di dolore… La Milano di cui si parla nel romanzo, tuttavia, è solo apparentemente marginale. E’ al centro, invece, di un esperimento politico di governo che vede la sicurezza al centro di un dispositivo di controllo generale sulle azioni e sulle coscienze dei cittadini. Il consigliere comunale Denis Monastiroli, parlando con il protagonista del libro, il vice-commissario Federico Marini ora facente funzione di commissario capo, esplicita il contenuto razzista e forcaiolo del nuovo corso politico (di cui è un esponente di rilievo e che è ormai subentrato a livello generale) con un discorsetto semplice semplice e perfino un po’ banalotto ma non per niente meno agghiacciante: