Il mistero dell’organo di Melegnano. Gabriele Prinelli, La mano dell’organista. Melegnano 1817, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2009
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di Giuseppe Panella*
La scena è a Melegnano, in provincia di Milano, in epoca postnapoleonica. Gaspare, un giovane artigiano specializzato nella riparazione di organi antichi trova nelle canne di quello della chiesa del paese che sta per sostituire con uno nuovo delle ossa appartenenti a una mano umana (in principio aveva pensato che fossero quelle di un piccione che vi era finito per caso e vi era morto). Dopo aver consultato il medico Federico detto il “Malsano” (per il suo aspetto fisico non dei migliori), la sua ipotesi viene confortata dalla diagnosi anatomica di quest’ultimo. Ma come erano finite quelle ossa in un luogo dove nulla avrebbero avuto a che farci? Per tutto il romanzo, Gaspare cerca la risposta a questa domanda che, alla fine, si trasformerà in una storia tra il macabro e il fiabesco, di quelle che, una volta, si raccontavano davanti al fuoco nelle lunghe e implacabili sere invernali.