“Miles gloriosus” e “Amphitruo” di Plauto

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di Francesco Sasso

Le opere degli scrittori latini sono bagliori di una lontananza che non si può raggiungere, ma che si può scrutare. E’ di questi giorni la lettura di due opere teatrali di Tito Maccio Plauto (nato intorno al 255 a.C., morto nel 184 a.C.), autore latino che si dedicò particolarmente alla commedia. Tutte le notizie su di lui sono vaghe, incerte e probabilmente messe insieme tardi: a lui furono perfino attribuite centotrenta commedie, dalle quali poi Varrone ne trasse ventuno sicure, le stesse che sono giunte fino a noi.

 

Prima di conversare intorno alle due opere lette (Amphitruo e Miles gloriosus), desidero divagare un poco su alcuni aspetti del teatro antico.  Per prima cosa, sappiate che esisteva una espressione giuridica che considera le opere letterarie come res nullius; di conseguenza, quando un testo letterario diventava di proprietà del regista (in quel tempo non esisteva la figura del regista come la intendiamo oggi, ma era il capocomico) questi poteva introdurre tutte le modifiche desiderate: né Plauto né altri autori di teatro vi avrebbero trovato alcunché da ridire. Quindi il manoscritto dell’autore aveva una destinazione scenica e l’autore si disinteressava di una diffusione “letteraria” delle sue opere.

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Il ratto dal serraglio. Euripide, Plauto, Mozart, Rossini di Cesare Questa

Recensione/schizzo #17

Cesare Questa, nel suo volume Il ratto dal serraglio, ha analizzato con molta finezza l’intreccio di una commedia di Plauto, di una tragedia di Euripide, di una commedia di Menandro, per passare poi, addirittura, a Mozart e a Rossini, notando delle costanti nell’intreccio del melodramma, della commedia e della tragedia antica.

Infatti, se dovessimo trovare un punto di confronto tra il teatro antico e quello moderno, non lo dovremmo certo ricercare sul terreno della nostra commedia, ma lo dovremmo rintracciare nel campo del melodramma.

f.s.

[Cesare Questa, Il ratto dal serraglio. Euripide, Plauto, Mozart, Rossini, ed. Quattroventi, 1997, pag. 216, € 18,00]