Lorenzo Sani, Più sangue, Larry. Vita improbabile di un cronista di provincia, Laterza, 2006, pp. 263, € 9,50
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di Giovanni Inzerillo
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La notizia del brutale omicidio del tassista Roberto Tossani, uomo morigerato e dal carattere pacifico, sconvolge la vita tranquilla di un piccolo paese in Romagna e Larry, giornalista di una testata locale, dapprima inviato in loco per la stesura di un articolo sul club del liscio per la pagina vacanze, si trova coinvolto, suo malgrado, in un caso di cronaca nera. Perché, giornalisticamente parlando, di notizie «ne arrivano sempre di più e oggi ne arrivano talmente tante che non ci sarebbe nemmeno bisogno di andarsele a cercare».
Si dispiega così un caso giornalistico più che poliziesco. Accidentalmente infatti, e senza che l’attenzione si focalizzi sulle indagini giudiziarie vere e proprie, vanno via via componendosi le dinamiche del fatto, i retroscena, i primi sospetti poi definitivamente concentrati sulla figura di Ruben Incerti, una guardia giurata il cui ritratto di disperato, depresso e aspirante suicida cede presto il posto a quello di un potenziale serial killer: «Una persona senza speranza, già condannata e, per questo motivo, estremamente pericolosa» la cui «volontà suicida si trasforma e si trasferisce su uno sconosciuto».
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