Marcello Pagnini (1), riprendendo e completando alcune indicazioni di R.T. Segers, ci propone “alcune delle maggiori norme letterarie”:
- 1) letteratura come ‘imitazione’ (cft. la teoria marxista del “rispecchiamento” della situazione sociale)
- 2) letteratura come ‘fantasia’ (opposto alla precedente)
- 3) letteratura come ‘écart’ (scarto) linguistico (cft. la teoria dello ‘straniamento’ dei formalisti russi)
- 4) la letteratura come ‘contestazione’ dei sistemi socio-culturali vigenti (cft. poetiche d’avanguardia)
- 5) la letteratura come complessità (polisemia dell’opera, variamente interpretabile)
- 6) la letteratura come ‘unità strutturale’.
- 7) la letteratura come ‘sopravvivenza epocale’ (l’opera è grande se capace di rispondere alle domande postele dalle varie epoche in cui è recepita)
L’elenco tratto da Segers è ampliato dal Pagnini con:
- 8) la letteratura come ‘trasparenza del senso’ (cft. le poetiche del Classicismo)
- 9) la letteratura come ‘imitazione dei classici’ (cft. le poetiche del Rinascimento e del Classicismo)
- 10) la letteratura come ‘opacità’ (cft. la poetica del Simbolismo)
- 11) la letteratura come ‘sentimento'(cft. le poetiche del Romanticismo)
- 12) la letteratura come ‘impegno politico’, ecc. , ecc.
Nota bibliografica
(1) MARCELLO PAGNINI, Pragmatica della letteratura, Palermo, Sellerio, 1980, pp.81-82. Cft. R.T. SEGERS, The Evaluation of literary texts, Leiden, The Peter de Ridder Press, 1978.
[Curiosità: nel 2002 scovai in un ipermercato, a metà prezzo, il volume di Marcello Pagnini, 1988, seconda edizione]
f.s.