Giuseppe Culicchia, Il tempo di vivere con te, Mondadori, 2021, pp.168, € 17,00
Gemma Calabresi Milite, La crepa e la luce, Mondadori, 2022, pp.144, € 17,50
di Luigi Preziosi
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La letteratura che trae origine dagli anni di piombo ha finora prodotto esiti di diversa rilevanza in un variegato universo di testi, appartenenti alle categorie della narrativa, della saggistica (svariante in un ampio ventaglio di campi dal giuridico al politico al sociologico) e della memorialistica. In quest’ultimo ambito, hanno particolare rilevanza due tra i libri di più recente uscita, Il tempo di vivere con te, di Giuseppe Culicchia, e La crepa e la luce, di Gemma Calabresi Milite, entrambi usciti presso Mondadori, l’uno nel 2021, l’altro pochi mesi fa.
L’accostamento non sembri arbitrario.
In entrambi la memoria è indiretta, ed originata e sostenuta dalle ragioni dell’amore. In entrambi la narrazione è incentrata, più che sulla rievocazione dei fatti tragici che pur ne costituiscono il fondamento, sulla rappresentazione di questo amore, di come si possa addensare e solidificare e restare attuale nel tempo tanto da poter essere finalmente raccontato quarant’anni più tardi. Soprattutto, entrambi esigono dal lettore una disposizione ad una pietas senza limiti: dall’abisso di emozioni che i due libri suscitano risaliremo più umani.