«Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali» disse Tiziano Terzani. Un appello che Folco Terzani – 51 anni, figlio del reporter fiorentino – rilancia con un’operazione senza precedenti, la distribuzione gratuita in formato digitale de La fine è il mio inizio, opera postuma del 2006 che raccoglie l’intenso dialogo tra padre e figlio. Una versione ridotta, ma arricchita da un centinaio di foto – molte inedite – e destinata in particolare ai giovani.
«I mesi che verranno ci vedranno isolati, lontano dagli altri – spiega Folco – impauriti e confinati dalla pandemia. Invece di sprecare quest’occasione con l’angoscia dei bollettini giornalieri alla tv o con la rabbia verso coloro che muovono le leve e gli interessi del mondo, questo può essere il momento per riflettere, costretti in un raro silenzio monacale, assieme a un libro-amico, sulle speranze e sugli errori del nostro tempo, sulle sfide che ci stanno davanti e, ancor più, sulle grandi domande che ognuno di noi un giorno si dovrà porre.»
Un’edizione “redux” pensata per le nuove generazioni, tanto connesse quanto smarrite: «È come una mappa della vita – spiega Folco, che ha alleggerito il testo originale – è il succo del succo, una formula ancora più concentrata delle ultime riflessioni di un vecchio che, poche settimane prima di morire, riafferma dinanzi ai limiti e alle vulnerabilità di cui tutti soffriamo come sia possibile “fare una vita, una vera vita, una vita in cui sei tu, un vita in cui ti riconosci”.»
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