di Sebastiano Timpanaro (*)
Con titoli di volta in volta un po’ variati, i volumi delle “Pagine stravaganti” di Pasquali uscirono nell’arco di poco meno di un ventennio: “Pagine stravaganti di un filologo”, Carabba, Lanciano 1933; “Pagine meno stravaganti”, Sansoni, Firenze 1935; “Terre pagine stravaganti”, ivi 1942; “Stravaganze quarte e supreme”, Neri Pozza, Venezia 1951 (supreme nel senso di “ultime”, con un latinismo scherzoso-triste; Pasquali pensava da tempo alla morte, anche se non poteva prevedere che essa l’avrebbe colto improvvisa nel luglio del ’52 per un incidente stradale; tuttavia aveva fatto ancora in tempo, qualche mese prima, a preparare una nuova edizione, con due importanti aggiunte, del primo volume: “Vecchie e nuove pagine stravaganti di un filologo”, De Silva [La Nuova Italia], Firenze 1952). Nel 1968 la casa Sansoni ripubblicò il tutto in due volumi, ma si trattò di una ristampa affrettata e un po’ inaccurata, priva di due prefazioni e di un indice dei nomi. Ora, a cura di Carlo Ferdinando Russo, le “stravaganze” escono di nuovo in due volumi, con indice dei nomi e con un’ampia introduzione ricca di riferimenti documentarii in buona parte finora inediti, di accenni all’accoglienza che quei volumi ebbero anche da parte di non specialisti (si va da Montale a Pasolini), di notizie sulle ristampe di altri scritti pasqualiani.