Lo specchio del mondo e il sogno della visibilità assoluta. Idee di cinema, a cura di Giovanni Maria Rossi e Chiara Tognolotti, Milano, Il Principe Costante Edizioni, 2010
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di Giuseppe Panella*
«Ho sempre creduto che il cinema, con il suo tremendo potere visuale, fosse il mezzo di espressione perfetto. Tutti i miei libri precedenti a Cent’anni di solitudine sono come intorpiditi da quella certezza. C’è uno smodato desiderio di visualizzazione dei personaggi e delle scene, un calcolo millimetrico dei tempi… e perfino l’ossessione di indicare i punti di vista e l’inquadratura» – ha dichiarato Gabriel García Márquez in un’intervista rilasciata poco dopo la pubblicazione di Cent’anni di solitudine (in A. Durán, Conversaciones con Gabriel García Márquez in “Revista Nacional de Cultura” (XXIX), luglio-settembre 1968).