François Villon, Lascito. Testamento. Poesie diverse, trad. Mariantonia Liborio, Rizzoli, 2000, 562 p.
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di Francesco Sasso
Poeta dalla personalità possente e singolare, François Villon (1431-1463?) visse dapprima a Parigi e poi, dopo una condanna a morte per omicidio e rapine, a Blois e infine in Borgogna.
In lui si agita lo spirito del Medioevo rinnovato da un’amara sincerità e dal tormento per l’ingrato destino di ogni uomo. La sua poesia rappresenta un’epoca e un mondo che rovina, priva di ogni illusione di salvezza, proiettata verso la dolorante umanità e i suoi più alti valori universali.
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