Paolo Volponi / Eugenio Montale / Nanni Balestrini

1) Massimo Colella, Cartografia del contemporaneo. Lettura di “Con testo a fronte” di Paolo Volponi (1986), in “Rivista di Studi Italiani” (Toronto), XXXVII, 2, 2019, pp. 177-207.

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2) G. CANDELA, «Come un essenziale alfabeto». L’influenza della musica nell’opera di Eugenio Montale

Questo scritto si articola in due momenti fondamentali che si concentrano in altrettanti aspetti del percorso poetico e critico dell’opera di un poeta centrale nella storia della letteratura non solo italiana, ma anche europea del secolo scorso, Eugenio Montale. Montale e la sua opera sono infatti al centro della riflessione novecentesca sulla poesia e sarà intenzione di questo scritto mettere in risalto quegli aspetti che legano il poeta italiano alle tradizioni letterarie e culturali esterne all’ambito puramente nazionale, come nel caso dell’interesse per la storia della musica e l’attenzione agli sviluppi contemporanei di questa o la ripresa di tematiche e forme poetiche della letteratura straniera, soprattutto anglosassone. La prima parte di questo scritto riguarderà principalemente la prima produzione poetica di Eugenio Montale, dalle poesie giovanili fino ad Ossi di Seppia, tenendo conto del lavoro di eminenti critici sullo stesso argomento. Qui si cercherà di dimostrare le affinità che legano il nostro poeta alle molteplici espressioni della cultura europea fin de siècle e in particolar modo alla musica di Claude Debussy, nei temi, nei motivi e nelle soluzioni espressive del reciproco linguaggio artistico. La seconda parte invece tenterà brevemente un confronto con altre voci della tradizione musicale del Novecento, alla luce delle profonde conoscenze e degli interessi teorici di Montale che emergono nei suoi scritti di critica culturale e musicale.

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3) Gian Paolo Renello, Machinae. Studi sulla poetica di Nanni Balestrini

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Emilio Villa / Paolo Volponi / Umberto Saba

1) This article aims to identify the numerous quotations from sacred texts appearing in Emilio Villa’s 17 variazioni. Indeed, the 1955 collection of poems offers a wide range of references to Biblical sources and archaic cosmogonic myths, ancient symbologies and eschatological conjectures. The poet is both the translator and the interpreter of these texts, which the collection mixes and interlinks in the shape of an enigma. This air of mystery seems to deny any definitive revelation, highlighting instead a plurality of points of view that ultimately result in Apocalypse.

Bianca Battilocchi, Tracce di Inizio e Fine. Citazioni sacre nelle “17 Variazioni” di Emilio Villa, in “Parole rubate / Purloined letters”, n. 12, dicembre 2015.

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2) Alessandro Gaudio, Animale di desiderio: silenzio, dettaglio e utopia nell’opera di Paolo Volponi

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3) Anitha F. Angermaier, Stefano Carrai, Paolo Febbraro,Paola Frandini, Edoardo Greblo, Alfredo Luzi,Gino Ruozzi, Fulvio Senardi, Nel mondo di Saba

Le Scorciatoie di Umberto Saba analizzate in un volume a più voci.

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