Redazione (2007-2019)

redazione

REDAZIONE

Redazione

  • Francesco Sasso (coordinatore)
  • Giuseppe Panella

Collaborano

  • Domenico Carosso
  • Stefano Lanuzza
  • Primo De Vecchis
  • Luciano Curreri
  • Gustavo Micheletti
  • Giovanni Inzerillo
  • Andrea B. Nardi
  • Domenico Mezzina
  • Amedeo Buonanno
  • Eleonora Ruzza
  • Linda Torresin
  • Marino Magliani

Altri contributi critici:

Giuseppe Gentile, Francesca Vennarucci, Maria Santi, Alex Bardascino, Francesca Farina, Claudio Bertieri, Gabriele Lastrucci, Marco Fagioli, Luca Di Gregorio, Isabella Horn, Andrea Fallani, Franca Alaimo, Samuele Liscio, Stefano Costa, Giacomo Cuttone, Alberto Mori, Andrea Galgano, Diego Baldassarre, Gualberto Alvino, Giuseppe Alletto, Silvia Ciancimino, Raul Schenardi, Marco Drago, Paolo Ruffilli, Lorenzo Muratore, Roberto Rossi Testa, Andrea Inglese, Valentina Fortichiari, Marco Giovenale, Arnaldo Colasanti, Mario Minarda, Marta Barbaro, Giorgio Morale, Bernardo Puleio, Santi Barbagallo.

BIO-BIBLIOGRAFIE

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Francesco Sasso (coordinatore), nato ad Alberobello (Bari) nel 1974. Si è laureato in Lettere con lode all’Università di Bari “Aldo Moro” con una tesi su Guido Morselli, insegna a Milano, scrive liriche, racconti e saggi letterari.

Si è occupato in particolare della narrativa di Guido Morselli e Gesualdo Bufalino. Altri interessi di ricerca riguardano anche la poesia contemporanea, la teoria della letteratura, il romanzo fantastico e comico, la metrica italiana.

Suoi interventi critici sono apparsi in rete (Musicaos.itRetroguardia, La poesia e lo spirito, ecc) e su alcune riviste di letteratura (Tabula rasaNarrazioni, ecc).

Socio fondatore dell’associazione culturale e membro del comitato di lettura di vibrisselibri, redattore de “La poesia e lo spirito” dal 2007.

Dal 2012 collabora con la rivista Narrazioni (editore Ledi­zioni)

Pubblicazioni:

– Insieme a Luciano Pagano ha ideato e curato il testo poetico collettivo “Canto Blues alla Deriva“, concepito e diffuso su Musicaos.it e poi pubblicato su cartaceo nel giugno del 2006 per la Besa editrice.

– Francesco Sasso, Arcani inni, in “Tabula Rasa” n.5, autunno/inverno 2006, Besa editrice (pp.212-213)

– Un suo racconto Il custode è incluso in C’era (quasi) una volta, raccolta di fiabe (o quasi-fiabe) uscita per la Senzapatria Editore nel 2011, nasce da un’idea di Marino Magliani.

– Noi Rebeldìa 2010We are winning winga cura di Antonino Contiliano, Introduzione di Francesca Medaglia Postfazione di Marta Barbaro, Edizioni CFR – 2012 – pp. 88 € 10,00 (collettivo: Franca Alaimo, Giuseppe Aricò, Gherib Asma, Nadia Cavalera, Massimiliano Chiamenti, Antonella Ciabatti, M. Teresa Ciammaruconi, Giovanni Commare, Ivana Conte, Antonino Contiliano, Beppe Costa, Valerio Cuccaroni, Davide Dalmiglio, Antonio Fiore, Stefano Lanuzza, Mario Lunetta, Bianca Maria Menna, Francesco Muzzioli, Giovanni Nuscis, Leonardo Omar Onida, Natalia Paci, Marco Palladini, Giuseppe Panella, Emilio Piccolo, Luca Rosi, Francesco Sasso, Gianluca Spitalieri, Lucio Zinna).

– Noi Rebeldía 2014, L’ora zero, a cura di Nino Coltiliano, Edizioni CFR, 2014, ISBN 978-88-98677-60-3, pp. 64, f.to 17 x 24 € 10,00

[Leggi tutti gli articoli di Francesco Sasso pubblicati su RETROGUARDIA 2.0]

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Giuseppe Panella è nato a Benevento l’8/3/1955. Si è laureato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dove attualmente insegna. Si è interessato alla nozione di Sublime (su di cui ha scritto Il Sublime e la prosa. Nove proposte di analisi letteraria, Firenze, Clinamen, 2005). E’ autore, tra l’altro, di alcuni volumi monografici: Alberto Arbasino, Firenze, Cadmo, 2004; Lo scrittore nel tempo. Friedrich Dürrenmatt e la poetica della responsabilità umana, Chieti, Solfanelli, 2005; Il lascito Foucault (in collaborazione con Giovanni Spena), Firenze, Clinamen, 2006; Émile Zola scrittore sperimentale. Per la ricostruzione di una poetica della modernità, Chieti, Solfanelli, 2008;  Pier Paolo Pasolini. Il cinema come forma della narrazione, Firenze, Clinamen, 2009 ; Il sosia, il doppio, il replicante. Teoria e analisi critica di una figura letteraria, Bologna, Elara Edizioni, 2009, Jean-Jacques Rousseau e la società dello spettacolo, Firenze, Pagnini, 2010, Il mantello dell’eretico. La pratica dell’eresia come modello culturale, Piateda (Sondrio), CFR Edizioni (Quaderno 1), 2011, Ipotesi di complotto. Paranoia e delirio narrativo nella letteratura americana del Novecento (in collaborazione con Riccardo Gramantieri), Chieti, Solfanelli, 2012 e Il secolo che verrà. Epistemologia, letteratura, etica in Gilles Deleuze (in collaborazione con Silverio Zanobetti), Firenze, Clinamen, 2012. Come poeta, ha pubblicato otto volumi di poesia, tra i quali Il terzo amante di Lucrezia Buti (Firenze, Polistampa, 2000) ha vinto il Fiorino d’oro del Premio Firenze dell’anno successivo. Ha inoltre realizzato in collaborazione con David Ballerini due documentari d’arte, La leggenda di Filippo Lippi, pittore a Prato (2000) (trasmesso su Rai2 l’anno dopo) e Il giorno della fiera. Racconti e percorsi in provincia di Prato (2002).

[Leggi tutti gli articoli di Giuseppe Panella pubblicati su Retroguardia 2.0]

COLLABORANO:

Antonino Contiliano (1942) vive a Marsala. È stato redattore della rivista «Impegno80» e del trimestrale «Spiragli». Ha fatto parte dell’Antigruppo siciliano e del Comitato organizzatore degli Incontri fra i popoli del Mediterraneo che ogni due anni si tenevano a Mazara del Vallo. Ha scritto articoli e saggi vari. Libri di poesia pubblicati: Il flauto del fauno, Mazara del Vallo, Impegno80-Coop. Antigruppo, 1981; Il profumo della terra, Mazara del Vallo, Impegno80, 1983; Gli albedi del sole, Palermo, ILA Palma, 1988; Exilul utopiei, Craiova, Europa, 1990; L’utopia di Hannah Arendt, Milano, Laboratorio delle arti, 1991; La contingenza/Lo stupore del tempo, Milano, Laboratorio delle arti, 1995; Kairós Desdichado, Palermo, Promopress, 1998; La Soglia dell’esilio, Catania, Prova d’Autore, 2000. Compagni di strada caminando, Quarto (NA), Edizioni Riccardi, 2003. Compagni di strada caminando è un testo collettivo, e sine nomine. Antonino Contiliano è stato solo l’ideatore e autore del montaggio. Marcha Hacker / risata cyberfreak, libro collettivo sine nominibus, Promopress, 2005; Terminali e Muquenti, introduzione di Giuseppe Panella, Promopress, 2005; Tempo spaginato, Chi-asmo, Firenze, Polistampa, 2007; ‘Elmotell blues, Navarra Editore, 2007. Saggi pubblicati: Antigruppo siciliano – frammenti di storia, avanguardia e impegno fra gli anni ’60, ’70 e ’80, www.vicoacitillo.net, 2003

[Leggi tutti gli articoli di Antonino Contiliano pubblicati su Retroguardia 2.0]

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Domenico Carosso. Laurea a Torino in filosofia col Prof. Pietro Rossi, tesi su “Il concetto di società civile in Hegel”. Attività scolastica negli anni ’70 coi corsi operai delle 150 ore/zona Mirafiori, poi scuola media “normale” a Tetti Francesi (Fiat Rivalta), in seguito all’ITIS Galilei (To) e infine all’ Istituto d’arte “Passon”i (To).

Ha seguito per anni i corsi di filosofia dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, a Napoli, e ottenuto varie borse di studio, per la città partenopea e per Tübingen, Freiburg, Wuppertal, Bonn e Colonia. A Napoli ha incontrato gli studiosi parigini Pierre-Jean Labarrière e Gwendoline Jarczyk, traducendo poi alcuni loro libri sulla logica di Hegel. Ha scritto di Hölderlin , Hegel. Gadda, e altri autori, ultimo in ordine di tempo Céline.

Pochi anni fa ha tradotto una biografia tedesca di Heimo Schwilk, dal titolo Ernst Jünger. Una vita lunga un secolo, ed. Effatà, Cantalupa. Altri titoli sono nel catalogo Guerini , su Meister Eckart, e per la De Agostini un lungo dialogo di G. Jarczyk con M. Talbi, “Pensatore libero in Islam”.

Ha lavorato per i film tedeschi di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet. Collabora, ogni tanto, con la rivista “Ermeneutica letteraria”, che si prepara a Ca’ Foscari, Venezia.

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Stefano Lanuzza (Villafranca Tirrena, 20 novembre 1946) è uno scrittore e saggista italiano. Ha pubblicato opere di italianistica e letteratura comparata, oltre a diverse traduzioni. Ha diretto la rivista Molloy. Trimestrale letterario (1988-1993), fondata nel 1988 col germanista Ferruccio Masini, oltre che collaborare a diverse altre riviste letterarie (tra cui “Magazine Littéraire”, “Carte segrete”, “Yale Italian Poetry”, “Il Ponte”, “Les langues néo-latines”, “Il Verri”, “Altri termini”, “Metaphorein”, “Lettera Internazionale”, “L’Indice”, “Lunarionuovo”). Come artista figurativo, ha limitato la propria attività all’illustrazione grafica e a rare esposizioni di pittura, fra cui la Personale “L’arte della Notte” tenuta al Museo d’Arte Moderna Gazoldo degli Ippoliti – Mantova (16 maggio – 6 giugno 1999).

OPERE: vedi qui

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Primo De Vecchis (San Benedetto del Tronto, 1982) è dottore di ricerca in “Letteratura Comparata e traduzione del testo letterario” (Università di Siena). Ha partecipato al progetto di trascrizione del Diario inedito di Mario Tobino, a cura di Paola Italia. Ha scritto una Nota Storica al romanzo di Tobino, Gli ultimi giorni di Magliano (Mondadori, 2009). Ha pubblicato saggi, articoli e recensioni su riviste («Caffé Michelangiolo», «Nuova Antologia», «Otto/Novecento», «Rivista di Letterature moderne e comparate», «Paragone Letteratura»). Si è occupato anche di autori ispanoamericani come Roberto Arlt ed Ernesto Sábato.

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Luciano Curreri (Torino 1966), è professore ordinario di Lingua e letteratura italiana all’Université de Liège dal 2008. Di recente ha pubblicato i racconti di Volevo scrivere un’altra cosa (Passigli 2019), il saggio La Comune di Parigi e l’Europa della Comunità? Briciole di immagini e di idee per un ritorno della Commune de Paris (1871) (Quodlibet 2019), l’antologia bilingue, curata con Jean-Pierre Bertrand, Antologia essenziale dei poeti del Belgio francofono. Un esperimento (1835-2015) / Anthologie essentielle de la poésie francophone de Belgique. Une expérience (1835-2015) (Amos 2019).

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Gustavo Micheletti è nato a Lucca nel 1956 e insegna storia e filosofia al liceo scientifico Vallisneri della stessa città. È autore di alcune prose narrative – tra le quali Peppermint (Avagliano, 1997), Uomini a perdere (Edizioni dell’Erba, 2005), La luce tra l’erba (Porto Seguro editore, 2019) – e di alcuni saggi filosofici – tra cui: I pensieri sordi e l’inconscio (Borla, 1991), Il Gergo dell’essere (Edizioni dell’Accademia lucchese, 2002); Lo sguardo e la prospettiva (Editrice Clinamen, 2009), Una bellissima negligenza (Editrice Clinamen, 2015), La sventura e la grazia (Asterios editore, 2019).

Ha inoltre collaborato a La nuova Sardegna, Cinema Sessanta, Erba d’Arno, Retroguardia 2.0 – Il testo letterario, Sagarana e ad alcune riviste filosofiche, come Studi kantiani, Il cannocchiale, Isonomia, Dialegesthai, A parte rei.

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Giovanni Inzerillo (Palermo, 1982), è laureato in Lettere Classiche e Dottore di Ricerca in Italianistica presso l’Università di Palermo. Formatosi anche all’estero, presso l’Università belga di Lovanio, si è occupato di poesia italiana contemporanea, pubblicando la prima monografia italiana su Paolo Ruffilli, e di comparatistica musico-letteraria, con particolare attenzione ad autori del Novecento quali D’Annunzio, Montale, Calvino e Zanzotto. Ad oggi ha pubblicato il saggio La virtù della frivolezza (Bari, 2009) e il romanzo Il gioco della passione (Milano, 2004). È autore inoltre di alcune poesie scritte in occasione di una mostra fotografica e pubblicate in catalogo.

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Andrea B. Nardi è nato da genitori italiani in un ranch dell’Africa del Nord nel 1963. È specializzato nel fare benissimo cose inutili. Dopo aver studiato all’università Giurisprudenza e Filosofia, fatto tanti mestieri, vissuto in parecchi posti, scritto molte cose, come si conviene a chi nella vita combina poco, si è accorto che gli anni nel frattempo erano rimasti indietro. Negli Stati Uniti ha fondato un blog di decine di migliaia di membri appassionati di cultura western e country life; detesta i blog. Ora ama soltanto tre cose: sua moglie Rossella, i loro cani, e cavalcare in campagna; non necessariamente in quest’ordine. Vive fuori dall’Italia, e odia il governo europeo di banchieri e speculatori. Ritiene che il mondo debba smettere di basarsi esclusivamente sulla mercificazione e sul profitto. Ritiene anche molte altre cose, ma è meglio evitare di pubblicarle.
www.andreanardi.it

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Domenico Mezzina vive fra Bari e Giovinazzo, ed è dottore di ricerca in Italianistica presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Ha scritto la monografia Le ragioni del fobantropo. Studio sull’opera di Guido Morselli (Stilo, Bari 2011).

Si è occupato di caratteri e problemi della narrativa moderna e contemporanea, con particolare attenzione allo sviluppo della narrativa del primo Novecento; all’evoluzione del romanzo storico dalle origini al postmoderno; all’opera di autori come Raffaele Nigro e Antonio Scurati.

Oltre a diversi contributi ospitati sulla rivista «Critica letteraria», è autore del saggio Memoria, epica, inesperienza. Il romanzo storico negli anni Zero, compreso nel volume Notizie dalla post-realtà. Caratteri e figure della narrativa italiana degli anni Zero, a cura di V. Santoro, Quodlibet 2010; ha redatto inoltre alcune voci per il Dizionario gramsciano 1926-1937, a cura di G. Liguori e P. Voza, Carocci 2009.

È segretario di redazione della rivista «incroci» – Semestrale di letteratura e altre scritture.

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Amedeo Buonanno (1981) – Laureato in ingegneria informatica, lavora nel settore biomedicale da diversi anni. Attualmente vive a Sant’Antimo, cittadina a Nord di Napoli. Attento lettore dei grandi autori del postmodernismo americano e mondiale (DeLillo, Pynchon, P. Roth, Rushdie, Vonnegut, Gaddis ecc.) su cui ha scritto diverse note sparse nella rete.

Blog dell’autore: http://canoscenza.blogspot.com

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Eleonora Ruzza  è nata a Pordenone nel 1976. Si è laureata con lode in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Udine, discutendo una tesi dal titolo On/Off. Esordio ed epilogo nelle teorie letterarie. Lavora da diversi anni nell’ambito del commercio internazionale, e collabora come freelance con testate giornalistiche locali.

Si interessa in particolare degli studi sulla funzione socio-antropologica del romanzo e sulla drammaturgia della Shoah.

Pubblicazioni:

Dalla parola al segno: la drammaturgia anglo-francese (1918-1960), in “Il bianco e il nero”, n. 4, (2000-2001).

Recensione su J-D. Gollut e J. Zufferey,  Construire un monde. Les phrases initiales de la « Comédie Humaine » in « Il bianco e il nero “, n. 5, (2002).

Blog: http://eleruzza.wordpress.com/

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Linda Torresin  (Cittadella (PD) 1986)
Linda Torresin è nata a Cittadella (PD) nel 1986. Risiede a Venezia, dove nel 2011 si è laureata con lode in “Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali” presso l’Università Ca’ Foscari. Attualmente è dottoranda in Lingue, culture e società moderne presso la medesima università. I suoi interessi di ricerca abbracciano la letteratura russa del Novecento e, in particolare, la prosa simbolista. Ha partecipato con relazioni a numerosi convegni ed è autrice di vari articoli e traduzioni. Nel tempo libero scrive poesie e racconti.

[Leggi tutti gli articoli di Linda Torresin pubblicati su Retroguardia 2.0]

ALTRI  CONTRIBUTI CRITICI:

Giuseppe Gentile, Francesca Vennarucci, Maria Santi, Alex Bardascino, Francesca Farina, Claudio Bertieri, Gabriele Lastrucci, Marco Fagioli, Luca Di Gregorio, Isabella Horn, Andrea Fallani, Franca Alaimo, Samuele Liscio, Stefano Costa, Giacomo Cuttone, Alberto Mori, Andrea Galgano, Diego Baldassarre, Gualberto Alvino, Giuseppe Alletto, Silvia Ciancimino, Raul Schenardi, Marco Drago, Paolo Ruffilli, Lorenzo Muratore, Roberto Rossi Testa, Andrea Inglese, Valentina Fortichiari, Marco Giovenale, Arnaldo Colasanti, Mario Minarda, Marta Barbaro, Giorgio Morale, Bernardo Puleio, Santi Barbagallo.

TRADUZIONE :

Marino Magliani (Dolcedo, Imperia, 1960), scrittore e traduttore, ha soggiornato a lungo in Spagna e in Sud America prima di stabilirsi sulla costa olandese. Ha pubblicato: L’estate dopo Marengo (Philobiblon Edizioni 2003), Quattro giorni per non morire (Sironi Editore 2006), Il collezionista di tempo (Sironi Editore 2007), Quella notte a Dolcedo ( Longanesi 2008) e La tana degli alberibelli (Longanesi 2009). Suoi racconti sono apparsi su Nuovi Argomenti, Ombrone e Nazione indiana. È redattore di La poesia e lo spirito. Sito dello scrittore: http://www.marinomagliani.com/

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JOSÉ DANIEL HENAO GRISALES, nato a Medellín, Colombia nel 1985.
Diploma accademico  – Collegio della UPB.1997-2003, NLC (Natural English Corporation) 2003; Università, Filologia e lettere; Centro di studio Italiani 2001-2004.

Traduttore dall’inglese e dall’italiano allo spagnolo.

Ha lavorato per Prometeo. Corporazione da arte e poesia. Festival internazionale di poesia ed ha svolto inoltre una intensa attività in Editoriale Università da Antioquia come traduttore dall’italiano.

Scrittore di articoli e rassegne.

JOSÉ DANIEL HENAO GRISALES, Nacido en Medellín, Colombia en el 1985.
Bachiller académico – Colegio de la UPB1997-2003- NLC ( Natural English Corporation) 2003; Universidad de Antioquia, Filología y letras: Centro de estudios Italiano 2001-2004

Traductor del Inglés y del Italiano al Español.
Ha trabajado para Prometeo, corporación de Arte y Poesía. Festival Internacional de Poesía. Además de desarrollar un intensa actividad en la Editorial de la Universidad de Antiquia, como traductor del Italiano.

Escritor de Artículos y reseñas.
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