SPECIALE GUIDO MORSELLI: Fabio Pierangeli, “Dante a Margine e le interrogazioni di Guido Morselli”

Fabio Pierangeli, Dante a Margine e le interrogazioni di Guido Morselli, Mimesis 2023, pp.162, € 16,00


di Francesco Sasso

.

Guido Morselli visse una vita costretta al soliloquio con se stesso. Fu un esercizio, questo, in cui egli scorse le ragioni della propria solitudine, l’assurdità e l’ingiustizia, la sofferenza e il rumore del mondo.

In realtà, Morselli tentò di instaurare un rapporto di comunicazione con gli uomini e di partecipare al dibattito intellettuale dell’epoca. Quest’ansia comunicativa, molto spesso frustrata, si riverberò nei tanti suoi protagonisti scrittori, giornalisti o uomini che scrivono per una causa (ad esempio il deputato Ferranini in Il comunista). Una ricerca continua di partecipazione e di confronto con il pubblico, ostacolate da incomprensione e, forse, da quel Caso così tante volte tirato in ballo nei romanzi morselliani.

Guido Morselli fu anche scrittore-filosofo nel senso di moralista che a quel termine dettero gli intellettuali dell’Illuminismo francese. Profondo e versatile, non gli mancò il demone speculativo e letterario. Fu anche filologo dilettante, lesse e postillò la Commedia e la Vita Nuova. Di ciò da conto il professore Fabio Pierangeli in Dante a Margine e le interrogazioni di Guido Morselli (Mimesis, 2023).

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI: Fabio Pierangeli, “Dante a Margine e le interrogazioni di Guido Morselli””

SPECIALE GUIDO MORSELLI: “Come il protagonista di Dissipatio H.G.”. Morselli lettore di Dante – «PANGEA»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]


di Linda Terziroli

[…] C’è quindi qualcosa di misterioso che va oltre gli aspetti filologici e letterari quando ti capita di imbatterti (e di visitare) la sua biblioteca privata. Nel caso dello scrittore Guido Morselli, “uno scrittore senza destinatario” secondo la lapidaria definizione di Francesco Olivari, c’è la possibilità di studiare i libri che lui aveva studiato, in un gioco eterno e meraviglioso di rimandi, postille, sottolineature e di leggere il suo Diario, nella selezione operata dalla pubblicazione Adelphi nell’edizione del 1988. Questo spirito ha animato i viaggi, forse sarebbero da chiamare pellegrinaggi varesini, del professor Fabio Pierangeli, ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di “Tor Vergata”, un fervido appassionato di Guido Morselli da moltissimi anni. Pierangeli che ha indagato le letture morselliane ha appena dato alle stampe Dante a margine e le interrogazioni di Guido Morselli (Mimesis), un libro come lente d’ingrandimento, come immersione nello studio di Morselli attraverso le diverse edizioni della Commedia dantesca e della Vita Nuova, grazie ai commenti sintetici dello scrittore riportati in fogli di varia dimensione, conservati dentro ai volumi stessi e mai studiati fino ad oggi […].

Leggi l’articolo e l’intervista a Fabio Pierangeli su «Pangea»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di 

SPECIALE GUIDO MORSELLI: L’America scopre lo scrittore italiano Guido Morselli – «ANSA»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

_____________________________

(di Alessandra Baldini) (ANSA) – NEW YORK, 10 GEN – L’America scopre Guido Morselli: dopo il “New York Times” che ne aveva parlato a dicembre, il “New Yorker” dedica ora il primo servizio dell’anno della sua pagina libri a “Dissipatio H.G.”, l’ultimo romanzo firmato dallo scrittore italiano pochi mesi prima di togliersi la vita nel 1973, deluso perché i suoi manoscritti erano stati sistematicamente respinti da tutte le case editrici.
“Il romanziere italiano che ha immaginato un mondo senza umanità”, titola il “New Yorker” la lunga recensione del critico Alejandro Chacoff, secondo cui, “nel panorama post-apocalittico” di “Dissipatio H.G.”, Morselli esplora “il confine tra solitudine beata e estremo isolamento” in un’altalena di emozioni familiare ai lettori di ogni paese colpiti dall’epidemia da Covid: “Gli echi che se ne trovano sono a tratti così evidenti che alcuni passaggi sembrano versioni sottilmente romanzate del presente”.

Continua a leggere l’articolo su «ANSA»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di 

 

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.25: “Ritratto di Guido Morselli, l’autore incompreso rifiutato dagli editori e dagli amori” – «Il Riformista»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

_____________________________

di Susanna Schimperna — 31 Luglio 2020

Nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto 1973 Guido Morselli, scrittore che mai è riuscito a trovare un editore per i suoi numerosi libri, si uccide. Subito il mondo letterario si mobilita e la stampa si impadronisce della storia: Morselli viene decretato un grande scrittore e le sue opere respinte casi esemplari di rifiuti eccellenti, tanto che in capo a pochi mesi cominciano a essere pubblicati sia i suoi romanzi sia i suoi saggi. Alberto Moravia stigmatizza così il gesto di Morselli: «Ha fatto malissimo. Visto che era ricco poteva fare come me, che a vent’anni feci pubblicare e mie spese Gli indifferenti».

In realtà un’opera di Morselli era stata regolarmente pubblicata da un editore, e da un editore importante. Si trattava di Proust o del sentimento, saggio uscito per Garzanti nel 1943, uno studio originale per scrittura e tesi – la Recherche come sintesi di contrari, io e sentimento – del tutto ignorato dalla critica proustiana. E c’era poi stata, due anni dopo, una prima e unica edizione di Realismo e fantasia, ovvero dialoghi con Sereno. Probabilmente la pubblicazione di questo libro, uscito per l’editore Bocca, avvenne sì, a spese dell’autore. Niente di assimilabile agli esordi di Moravia, dunque. Anche perché bisogna confrontare le date: se Moravia al tempo de Gli indifferenti aveva vent’anni, per Morselli la prima pubblicazione a pagamento era avvenuta a trentacinque, essendo egli nato il 15 agosto 1912. È da quel momento che comincia a scrivere di più, arrivando ai suoi grandi romanzi degli anni Sessanta, quando, di fronte ai ripetuti rifiuti, la sua reazione di ultra quarantenne che sulla scrittura ha investito tutto, e da sempre, non poteva essere la stessa di un impetuoso e risoluto ventenne.

Continua a leggere l’articolo su «Il Riformista»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di 

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.24: “Guido Morselli, lo scrittore che aveva previsto tutto”. «Wired.it»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

_____________________________

Nei giorni di chiusura totale, c’è un autore da riscoprire per capire l’inimmaginabile presente: Guido Morselli, con i suoi romanzi distopici di umanità compromessa, tra sesta estinzione e ideologie in crisi. Scritti oltre 50 anni fa.

di Alessandro Raveggi

I molti giorni già passati di quarantena ci permettono di guardare le cose da una certa distanza. Sono così emerse alcune delle ragioni per le quali stiamo vivendo l’attuale epidemia del coronavirus, e perché così violentemente in alcune zone del Nord Italia. Sicuramente ci sono fattori antropici (la globale ed eccessiva interazione tra uomini e animali, spesso selvaggi, già spiegata da David Quammen in Spillover) ed ambientali (in particolare l’inquinamento atmosferico, forte nella Pianura padana) mentre altri ancora imputano la diffusione del virus in Italia alla mancanza del rispetto delle regole, ma nessuno ha la certezza di nulla, al momento.

Andando a scorrere le infauste notizie di questi giorni, a tornare in mente è uno scrittore: Guido Morselli. E chi è, diranno alcuni di voi. È un autore leggendario, Morselli, dimenticato per decenni e più volte riesumato come caso unico nel Novecento italiano. Era tra l’altro il figlio di uno dei più importanti dirigenti della farmaceutica Carlo Erba, che all’inizio del Novecento fece la storia dell’industrialismo italiano. La famiglia Morselli fu poi una di quelle colpite dalla febbre spagnola: la madre morì nel 1924 per gli effetti di quell’epidemia del 1918. Studente svogliato, Morselli Jr. disattese le aspettative del padre, che lo voleva dirigente. Si dedicò alla scrittura, sia giornalistica che di finzione, anche grazie alla disponibilità economica della famiglia. Passò molta della sua vita nella oggi mitica Casina Rosa di Gavirate, suo eremo prediletto sul Lago di Varese. E, da autore, la stessa vita fu funestata da una serie inenarrabile di rifiuti editoriali, alcuni anche prestigiosi (come quello celebre di Italo Calvino). Un giorno d’estate del 1974 Guido decise l’indecidibile: si dette la morte con una pistola Browning, che lui stesso definì nei suoi diari “la ragazza dall’occhio nero”. Ma sono i libri di Morselli, tutti postumi e pubblicati quasi tutti da Adelphi edizioni, che ci raccontano il presente che stiamo vivendo.

Continua a leggere l’articolo su «Wired.it»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di 

 

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.23: “Quando ci scoprimmo soli”. «Il Foglio»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

_____________________________

L’impatto emotivo delle strade e delle città deserte. Come se tutti “gli altri” fossero scomparsi. La nostra responsabilità di non disertare la vita. Rileggere “Dissipatio H. G.” di Guido Morselli –

di Maurizio Crippa

“Relitti fonico-visivi mi tengono compagnia, e sono ciò che di più diretto mi rimanga di ‘loro’”.   Fu la mattina di martedì 10 marzo 2020 che le persone scomparvero. Tutte. Ma già nel tardo pomeriggio del 9 marzo, il lunedì, verso l’ora che nel mondo di prima era sempre stata dell’aperitivo e dei selfie con aperitivo, cominciarono a comparire sui social, più lesti di tutti, un nuovo genere di fotografie. Le foto vuote. Disinfettate dalla presenza umana.

Continua a leggere l’articolo su «Il Foglio»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di 

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.22: “TUTTO COMINCIÒ CON UNA MALATTIA…”. «Pangea»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

_____________________________

di Linda Terziroli

L’inizio della fine.

Vivere dentro questi giorni che si assomigliano, uno dopo l’altro, come grani scuri di un rosario. Incatenati a un’asfissiante quarantena forzata. Nel paradossale riposo obbligatorio, nella casa che diventa prigione, il nido una gabbia, la camera un’urna. Si possono fare le prove per la fine del mondo. La letteratura, oggi come ieri, è panacea, anestetico, specchietto da borsa a disposizione, ancora in commercio (per chi osa sfidare la vita, voltando le pagine di un romanzo).

“La fine del mondo?

Uno degli scherzi dell’antropocentrismo: descrivere la fine della specie come implicante la morte della natura vegetale e animale, la fine stessa della Terra. La caduta dei cieli. Non esiste escatologia che non consideri la permanenza dell’uomo come essenziale alla permanenza delle cose. Si ammette che le cose possano cominciare prima, ma non che possano finire dopo di noi. (…) Andiamo, sapienti e presuntuosi, vi davate troppa importanza. Il mondo non è mai stato così vivo, come oggi che una certa razza di bipedi ha smesso di frequentarlo. Non è mai stato così pulito, luccicante, allegro”.

Il profetico romanzo Dissipatio H.G. di Guido Morselli concepito nel 1973, pochi mesi prima del suicidio, era stato rispedito, dalle case editrici, al mittente. La busta con il romanzo oscillava dalla cassetta della posta, quella terribile calda notte di fine luglio. La pistola Browning, 7 e 65, silenziosa e piccola protagonista di una vita, fedele compagna dei suoi romanzi, Guido Morselli la toglie dalla coperta militare in cui, da sempre, è avvolta, poi la estrae dalla custodia di cuoio. Lo scrittore solitario e schivo decide di togliersi la vita, di togliersi di mezzo, una volta per tutte. E il suo romanzo, postumo, trova la sua strada di pubblicazione, con Adelphi, nel 1977.

Continua a leggere l’articolo su «Pangea»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di 

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.21: “Le fotografie erotiche di Guido Morselli”– «Il Sole 24 Ore»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

.

di Antonio Armano

Angela Comodo era una donna avanti con gli anni quando l’ho incontrata. Nonostante un problema ai denti, mi parlava con fervore del tempo in cui il padre mandava avanti la terra di Guido Morselli a Gavirate. La rustica e ombrosa abitazione dei Comodo si trova poco sotto la Casina Rosa, l’ultimo rifugio dello scrittore, diventato casa-museo, con uno spettacolare panorama tra il lago e il monte Rosa.

Anche se allora era una bambina, Angela ricordava ancora quell’uomo un po’ strano che arrivava a cavallo e aveva i modi del signore. Il cavallo si chiamava Zeffirino ma era una cavalla. Morselli dava nomi maschii a soggetti femminili e viceversa e l’ultimo suo abbozzo di romanzo si intitolava Uonna, titolo che fa pensare a una commistione tra i generi in tutti i sensi.

Continua a leggere l’articolo su «Il Sole 24 Ore»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.20: “Dall’amore in macchina ai rifiuti di Spadolini” – «Il Giornale»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

di Linda Terziroli

In una stradina secondaria, una via chiusa, non lontano dall’imbocco dell’Autostrada dei Laghi, un uomo e una donna si baciano, appassionatamente, a bordo di una macchina. Il gioco dell’amore si fa intenso e i due non si accorgono di essere osservati. O forse sì. La macchina ha le tendine, ma si intravede, si intuisce comunque la scena da fuori. Il gioco delle ombre. Dalle finestre di una villa affacciata su quella stradina, due bambine guardano, curiose e incollate alle finestre della loro cameretta al piano di sopra, ridono ammiccanti e divertite. Hanno scostato la tenda, per guardare meglio. Si vede che lo spettacolo si è già ripetuto, sotto ai loro occhi bambini, in altri giorni. Si sono messe d’accordo con la cameriera, che, per farle divertire, le chiama sempre. Lui è un bell’uomo, la camicia sbottonata sul davanti, lo sguardo impertinente e fiero, ha quasi trent’anni. Lei, più giovane, mora e dalle morbide curve, è una bella ragazza, dai tratti mediterranei. Incuriosita, la madre delle due bambine, sale a cercarle e le sente ridere e scherzare alla finestra, dietro le tende chiare. Per loro è un gioco. Ma visto che la faccenda si prolunga, la madre, con fare deciso, apre, rumorosamente, la finestra e si rivolge a quell’uomo: «Scusi, non sa che nelle case ci sono le finestre?». Quell’uomo, apparentemente, in nessun modo toccato dal rimprovero, ribatte con insolenza. La madre delle bimbe allora risponde piuttosto seccata: «La compatisco perché è un ragazzo». «Non potrei dire altrettanto di lei» le risponde, divertito, l’uomo. È il 1942 e Maria Bruna Bassi ricorda così il primo incontro-scontro con Guido Morselli. «Non potei fare a meno di ammirare la prontezza di spirito, anche se non ne fui lusingata. Non sapevo che fosse un Morselli. Non l’avevo visto mai. O era militare o in casa, durante le nostre visite, non si mostrava e non le ricambiava». In Un dramma borghese, romanzo dei primi anni Sessanta, Teresa e il padre della sua amica Mimmina, io narrante del romanzo, per una stradetta laterale, vicino a Melide sul lago di Lugano, in pieno giorno, fanno all’amore. È una scena dipinta con molta delicatezza, l’atteggiamento timido e collegiale della ragazza, la ruvidezza dei modi del giornalista, un uomo maturo. «Mi afferra a mezza persona, mi preme contro il suo viso con una abbandonata dolcezza così confidente e felice che io per un attimo penso: ma è amore!, e resisto per un attimo a una felicità che coglie anche me, avventizia, irresponsabile». Ma poi il pensiero corre, nell’uomo, non senza rimpianti, alla sua amata Hilde, la moglie morta, in un incidente, la madre di sua figlia, Mimmina.

Continua a leggere l’articolo su «Il Giornale»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.19: “Morselli? Il suo teatro, tutto inedito, è modernissimo” – «Il Giornale»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Fabio Pierangeli, italianista dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, è tra i massimi studiosi di Guido Morselli.

di Luigi Mascheroni

E sulla sua rivista Mosaico italiano ha appena ospitato un saggio su Il comunista…

Frederika Randall lo scorso anno ha tradotto negli Stati Uniti The Communist. E deve uscire anche Dissipatio HG. Sembra esserci un risveglio di interesse per Morselli fuori l’Italia.

«La fortuna all’estero oggi è una specie di risarcimento postumo per uno scrittore che dalla sua provincia di Varese è stato capace di guardare alla scena europea come pochi nostri autori. Le letterature francese e anglosassone facevano parte del suo vastissimo bagaglio culturale in misura anche maggiore della cultura italiana».

E da noi? È ancora venduto, studiato?

«Non so i dati di vendita, ma sentendo insegnanti e colleghi universitari posso dire che l’interesse per Morselli non diminuisce in Italia, specialmente presso i giovani. La bibliografia in rete di uno tra i migliori studiosi di Morselli, Domenico Mezzina, lo attesta. E alle riunioni annuali degli Italianisti, nelle sessioni animate dai dottorandi, trovo sempre un intervento su di lui. La forte eticità, e nello stesso tempo la sua avversione a pensieri granitici, lo rendono un autore capace di parlare al presente. Scrisse addirittura un testo, rimasto in stato di abbozzo, Uonna, sulla parità dei sessi e su quello che oggi è il problema dei gender…».

Continua a leggere l’articolo su «Il Giornale»

_____________________________

Leggi tutti i numeri di

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.18: Bibliografia a cura di Valentina Fortichiari in “Dizionario Biografico degli Italiani” – Volume 77 (2012)

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Fonti e Bibl.: Le carte di Morselli, donate dagli eredi, sono conservate presso il Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia; i libri della raccolta morselliana sono consultabili presso la Biblioteca civica di Varese (Il Fondo Morselli, Catalogo, San Vittore Olona 1984). G. Vigorelli, G. M., in Il Settimanale, 26 aprile 1975; G. Manganelli, in Il Mondo, 5 giugno 1975; D. Porzio, Il grande rifiutato, in Epoca, 26 luglio 1975; A. Porta, Il rifiuto di M., in Il Giorno, 6 settembre 1975; V. Spinazzola, Lo scatto della fantasia, in l’Unità, 8 ottobre 1975; N. Aspesi, in la Repubblica, 11 febbraio 1976; O. Ripa, Apriamo il caso M.: chi era, perché si è ucciso, in Gente (3 puntate) , 9-16-23 aprile 1976; N. Sapegno, in Il Giorno, 31 marzo 1977; D. Isella – G.Pampaloni – G. Pontiggia, convegno a Cortina d’Ampezzo su G. M. scrittore postumo, 24 agosto 1978 (e G. Pontiggia, in Corriere della sera, 26 agosto 1978); V. Coletti, G. M., in Otto-Novecento, II (1978), pp. 89-115; V. Fortichiari, La gloria a prezzo del suicidio, in Uomini e Libri, marzo 1980;

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.18: Bibliografia a cura di Valentina Fortichiari in “Dizionario Biografico degli Italiani” – Volume 77 (2012)”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.17: “Guido Morselli, dai rifiuti a Roma senza papa” di Gabriele Sabatini

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Segnaliamo l’articolo Guido Morselli, dai rifiuti a Roma senza papa di Gabriele Sabatini apparso su «Doppiozero» il 12 Maggio 2018.

_____________________________

di Gabriele Sabatini

È una casa squadrata, dalle imposte di un grigio tenue quasi celeste e dall’intonaco rosato, quella che Guido Morselli disegnò e si fece costruire a partire dal maggio 1952 nella campagna di Gavirate, in provincia di Varese. Affiancata da una montagna che «incombe subito dietro»; con gli alberi di diverse specie tutt’attorno e alcuni pini di Scozia «i cui rami ricchi di materie resinose dall’aroma profumato, ho messo da parte (potati da me, si capisce) da bruciare sul caminetto nelle grandi occasioni. Lei mi venga a trovare – è così che si rivolgeva a Italo Calvino nel febbraio del 1963 – e il pino di Scozia arderà in suo onore». Cercava, Morselli, occasioni di incontro. Mai pubbliche o mondane, ma intime, per potersi intendere con quei referenti editoriali che intessevano con lui molteplici scambi epistolari; quei lettori di case editrici che non furono, salvo rari casi che comunque non portarono a buon esito, decisi a consentirgli la pubblicazione: «I lettori delle case editrici – scriveva Giorgio Manganelli su “Il Mondo” – questi oscuri mecenati che fanno la letteratura, erano preparati ad uno scrittore tradizionale, realista, che racconta qualche aneddoto di infanzia e sesso; o allo scrittore di allucinazioni, di avventure psichedeliche, dalla prosa scarmigliata o astratta; ma questo signore che raccontava con deliziosa pedanteria eventi futuri o riscriveva la storia, o fantasticava istanti mai esistiti, era proprio impossibile».

Continua a leggere l’articolo su «Doppiozero»

_____________________________

[SPECIALE GUIDO MORSELLI n.16] [SPECIALE GUIDO MORSELLI n.18]

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.16: Alessandro Gaudio , “Come questo sogno che sto vivendo” – «Eco Dei Monti» –

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Segnaliamo l’articolo Come questo sogno che sto vivendo di Alessandro Gaudio apparso su «Eco Dei Monti» il  15 Luglio 2014

_____________________________

di Alessandro Gaudio

.

Quella paura raziocinante cui faceva riferimento Volponi è un sentimento nel quale confluiscono le facoltà di critica e un riflessivo orrore; al collasso di nervi succede, come nel protagonista di Dissipatio H.G. di Guido Morselli, la capacità, o quanto meno lo sforzo, di andare al di là della deriva imposta dal senso comune: «la paura − si spiega nel romanzo scritto nel 1973, ma pubblicato postumo come quasi tutta l’opera dello scrittore varesino − diventa necessità e si connatura con l’individuo» l’edizione cui mi riferisco è del 1985; la citazione è a p. 19. Questa stessa paura presenta e conclude la narrazione che, come è noto, è la cronaca diretta, ma non si sa fino a che punto riscontrabile fuori dalla sfera della soggettività, dei fatti della coscienza del protagonista. Nella notte tra il 1° e il 2 giugno l’intera umanità è svanita dalla faccia della terra: l’unico lasciato fuori dall’inspiegabile evento è il narratore che, per quel che Morselli rivela, proprio nel momento in cui esso si è prodotto, ha tentato di togliersi la vita. Sembrerebbe, anzi, che i favolosi eventi abbiano avuto origine proprio dall’idea privata del suicidio, come d’altronde era in qualche modo già successo in Cancroregina e nella Macchina mondiale.

Continua a leggere l’articolo su Cultura | Cronache, Notizie – Eco Dei Monti – GLI ANELLI DI SATURNO. 45. Come questo sogno che sto vivendo.

_____________________________

[SPECIALE GUIDO MORSELLI n.15] [SPECIALE GUIDO MORSELLI n.17]

_____________________________

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.15: Valentina Fortichiari, “Guido Morselli lo sguardo bambino” – «La Stampa»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Segnaliamo l’articolo Guido Morselli lo sguardo bambino di Valentina Fortichiari apparso su «La Stampa» il 10 marzo 2014

_____________________________

di Valentina Fortichiari

.
«Un artista non dovrebbe mai essere avulso dalla realtà», affermava già Cesare Zavattini, nelle sue vesti eteroclite di pittore, scrittore, uomo di cinema e di teatro. Guido Morselli il reale non l’ha mai perso di vista: pur senza manifestare in alcuna occasione un proprio definito orientamento politico o religioso, ha seguito con attenzione partecipe i temi a volta a volta oggetto di discussione nella società civile e, in quella culturale, soprattutto negli Anni 60 la non effimera querelle intorno alla concezione del romanzo, così come era assiduo follower dei dibattiti in radio, mezzo di comunicazione che molto amava (scrisse persino conversazioni radiofoniche). Si lasciava affascinare e tentare, anche sul piano creativo, da teatro, cinema, fotografia. Mi chiedo se Morselli, osservatore e critico sensibile pur se appartato, oggi sarebbe incline ad aperte manifestazioni di indignazione commentando la società politica contemporanea reale ovvero trasfigurandola in satira (si pensi allo stile grottesco e fantareligioso di Roma senza Papa o sentimentale nel Comunista). Sarei propensa a credere di sì.

Continua a leggere qui

_____________________________

FONTE: http://www.lastampa.it/2014/03/10/cultura/guido-morselli-lo-sguardo-bambino-SrkLGLbkrCOQtiXvQK4dNM/pagina.html

_____________________________

[SPECIALE GUIDO MORSELLI n.14] [SPECIALE GUIDO MORSELLI n.16]

_____________________________

 

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.14: Guido Morselli vs. Roland Barthes – «Il Primo Amore»

Guido Morselli, Una rivolta e altri scritti (1932-1966)[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Segnialiamo la nota critica di Andrea Amerio a  Una rivolta e altri scritti (1932-1966) di Guido Morselli, a cura di Alessandro Gaudio e Linda Terziroli (Bietti, pagg. 350, euro 24). L’articolo è apparso su “Il Primo Amore” il  il 20 febbraio 2014

_____________________________

Guido Morselli vs. Roland Barthes

di Andrea Amerio

Quando iniziai a leggere questa raccolta di articoli – cortese dono di Alessandro Gaudio, Lecturer of Italian Literature all’Università di Malta, che l’ha curata con Lina Terziroli per la collana “Archeometro” diretta da Andrea Scarabelli – avevo l’amaro in bocca.
Da poco terminata La mente prigioniera di Milosz, ero stupito di quanto un libro tanto importante fosse passato così silenzioso. Ma guarda, mi dicevo, è uscito lo stesso anno dell’invece chiassosissimo Miti d’oggi di Roland Barthes.

Continua a leggere qui

_____________________________

FONTE: http://www.ilprimoamore.com/blogNEW/blogDATA/spip.php?article1899

_____________________________

[SPECIALE GUIDO MORSELLI n.13] [SPECIALE GUIDO MORSELLI n.15]

_____________________________

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.13: La rivolta delle macchine contro l’umanità superba – «Il Giornale.it»

guido morselli_ritratto1[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Il racconto dà il titolo alla raccolta Una rivolta e altri scritti (1932-1966) di Guido Morselli, a cura di Alessandro Gaudio e Linda Terziroli (Bietti, pagg. 350, euro 24,  in libreria da alcuni mesi). Segnialiamo l’ampio stralcio di Una rivolta, articolo di Guido Morselli apparso per la prima volta nell’edizione del 3 febbraio 1950 della Prealpina e ripreso lunedì 11/02/2013 da «Il Giornale.it»

_____________________________

Il primo degli incredibili annunci comparve nei giornali, il 3 di febbraio, senza speciale rilievo. A Li­verpool era accaduto questo: i cacciaviti in uso in un’officina, unicamente i cacciaviti, erano divenuti d’un tratto inservibili, ridottosi il metallo alla mollez­za sorda del piombo. Lo stesso giorno, a Sheffield, in un opifi­cio dove si fabbricavano fra l’al­tro cacciaviti, una partita di que­sti arnesi ap­pena fabbricati ave­va subito la medesima inopina­ta trasformazione. Il 5 febbraio, l’identico caso si verificava in quattro diversi stabilimenti, nel distretto russo di Nishni Novgo­rod- gia Gorki- e nel Belgio: ana­loghe segnalazioni giungevano il giorno seguente da Essen, da Lilla, da Napoli, dalla Nuova Ze­landa, dall’America del Sud. La «peste dei cacciaviti»si propaga­va con fulminea rapidità ai con­tinenti più lontani. Verso la meta di febbraio, il mondo non disponeva più di un cac­ciavite, né era in grado di fab­bricarne. Con proterva ostina­zione, quasi umana, l’acciaio si rifiutava a quel modesto ma in­dispensabile ufficio.

Continua a leggere qui

 

_____________________________

FONTE: http://www.ilgiornale.it/news/cultura/rivolta-delle-macchine-contro-lumanit-superba-884443.html

La foto è tratta da: http://www.guidomorselli.org/wp-content/uploads/2013/03/1364406022gm_ritratto1.jpg

_____________________________

[SPECIALE GUIDO MORSELLI n.12] [SPECIALE GUIDO MORSELLI n.14]

_____________________________

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.12: Morselli, brano tagliato per rispetto agli ebrei – di Antonio Armano – «Il Fatto Quotidiano»

[RASSEGNA STAMPA SU GUIDO MORSELLI, a cura di Francesco Sasso]

Bisogna qui ricordare il principio teorico fondamentale per cui l’autore reale è estraneo alla realtà narrativa della sua creazione, il suo doppio è “l’autore implicito”. La presenza in un romanzo di personaggi intellettualmente caratterizzati da una particolare ideologia storico-politica non fa dell’autore un loro complice, né la loro ideologia coincide con quella dell’autore reale. Ho sempre ritenuto  peccato di superbia  di un “senza nome” l’aver tagliato  alcune invettive antisemite “che si trovano in due delle tre versioni manoscritte del romanzo Contro-passato prossimo ma non nell’edizione Adelphi”.  (Francesco Sasso)

_____________________________

di

Morselli inedito e “proibito”? Nell’anno delle celebrazioni centenario – lo scrittore varesino è nato nel 1912, il 15 agosto come Stieg Larsson, altro “postumo” seppure ben più recente e popolare – la domanda sembra paradossale. Perché Morselli non vide mai nessuno dei suoi romanzi pubblicati in vita e la vita, come non ci si stanca di ripetere, se la tolse dopo l’ennesimo rifiuto editoriale, il 31 luglio del ‘ 73, poco prima di compiere 61 anni, con un colpo di Browning, nella dependance della villa di via Limido a Varese. Cioè dopo avere trovato nella posta – al ritorno da una villeggiatura in montagna con l’amica Maria Bruna Bassi – il manoscritto rifiutato di quello che è forse il suo capolavoro, Dissipatio H. G. Ma subito dopo la morte, a partire dal ‘ 74, con Roma senza Papa – testo fantateologico dove mette in scena il trasferimento del Vaticano a Zagarolo -, è iniziata la pubblicazione dei manoscritti donati dalla nipote Loredana Visconti al Centro Manoscritti dell’università di Pavia.

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.12: Morselli, brano tagliato per rispetto agli ebrei – di Antonio Armano – «Il Fatto Quotidiano»”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.11: «In Limine» – Guido Morselli 2012

In Limine-Quaderni Letterature Viaggi Teatri, 2012

Guido Morselli

A cura di ALESSANDRO GAUDIO e FABIO PIERANGELI

[QUI] puoi scaricare e leggere i saggi in formato pdf.

Sotto l’indice di In Limine 2012 – Guido Morselli

f.s.

_____________________________

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.11: «In Limine» – Guido Morselli 2012”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.10: Domenico Mezzina, “Le ragioni del Fotantropo. Studio sull’opera di Guido Morselli”

Domenico Mezzina, Le ragioni del Fotantropo. Studio sull’opera di Guido Morselli, Stilo editrice, 2011, pp. 271, € 18,00

_________________________

di Francesco Sasso

 

Morselli, lo scrittore “postumo”, vittima dell’editoria. Tutto bene; ma ecco, contro un’opinione così domestica, reagisce uno scritto assai sottile e documentato di un nostro giovane critico: Domenico Mezzina.

Non sono molte le monografie su Guido Morselli, quindi accogliamo con interesse il saggio Le ragioni del Fotantropo. Studio sull’opera di Guido Morselli di Domenico Mezzina. Per darvi un’idea dello stato delle cose, ecco le monografie pubblicate fino ad oggi: Simona Costa (1981), Valentina Fortichiari (1984), Paola Villani, (1998), Maria Fiorentino, (2002), Marina Lessona Fasano, (2003). Nel 2011 è uscito un saggio di Alessandro Gaudio, ma non sono riuscito a rintracciare il volume in libreria. Ma il vero è che le monografie sono poche e diluite nel tempo. E cosa ancor più vera, questi studi sono legati per tre quarti all’analisi dei libri narrativi di Morselli.

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.10: Domenico Mezzina, “Le ragioni del Fotantropo. Studio sull’opera di Guido Morselli””

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.9: Domenico Mezzina, “LE RAGIONI DEL FOBANTROPO. Studio sull’opera di Guido Morselli”

Nell’ambito della critica letteraria su Guido Morselli, spicca il nuovo contributo di Domenico Mezzina dal titolo  LE RAGIONI DEL FOBANTROPO. Studio sull’opera di Guido Morselli (Stilo Editore, 2011).  Su Guido Morselli la bibliografia è ancora relativamente scarsa, ed è costituita per lo più da articoli o saggi su riviste letterarie. E’ quindi con interesse che diamo notizia dell’uscita del saggio di Mezzina. Spero di dar conto del saggio quanto prima. Per adesso, qui potete leggere la scheda del libro. (f.s.)

Autore
Domenico Mezzina (1979) vive fra Giovinazzo e Bari, nella cui Università degli studi ha conseguito un dottorato di ricerca in Italianistica. Si è occupato di caratteri e problemi della narrativa contemporanea, dal primo Novecento al New Italian Epic, con particolare attenzione ad autori come Raffaele Nigro e Antonio Scurati, come dimostra il recente saggio Memoria, epica, inesperienza. Il romanzo storico negli anni Zero, compreso nel volume Notizie dalla post-realtà. Caratteri e figure della narrativa italiana negli anni Zero, a cura di V. Santoro, Quodlibet, Macerata 2010. Diversi suoi contributi sono stati ospitati su «Critica letteraria» e su «incroci», ‘semestrale di letteratura e altre scritture’, di cui è segretario di redazione. È autore anche di diverse voci del prestigioso Dizionario gramsciano 1926-1937, a cura di Guido Liguori e Pasquale Voza, Carocci, Roma 2009.

______________________________

[SPECIALE GUIDO MORSELLI n.8] [SPECIALE GUIDO MORSELLI n.10]

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.8: BIBLIOGRAFIA MORSELLIANA, a cura di Domenico Mezzina

[In Italia la riflessione critica su Guido Morselli sta lentamente maturando nonostante i criteri di valutazione sono ancora fondati su poche monografie. Tuttavia, il lavoro critico procede. Per esempio, è di prossima uscita per le edizioni Stilo (Bari) il saggio Le ragioni del fobantropo. Studio sull’opera di Guido Morselli di Domenico Mezzina.

Proponiamo qui l’esauriente e aggiornata bibliografia morselliana tratta dal lavoro di Domenico Mezzina. Nei limiti di una bibliografia ben precisa, si confida di aver fornito un punto di partenza, essenziale ma tutt’altro che povero di indicazioni, utile a tracciare percorsi di studio e di ricerca.

A Domenico Mezzina va dunque il mio ringraziamento più vivo per averci offerto il suo lavoro (francesco sasso)]

______________________________

A cura di Domenico Mezzina

OPERE DI GUIDO MORSELLI

Proust o del sentimento

Garzanti, Milano 1943, Prefazione di A. Banfi (la prefazione, con il titolo redazionale Esemplarità di Marcel Proust, si legge anche in A. Banfi, Scritti letterari, a cura di Carlo Cordiè, Editori riuniti, Roma 1970, pp. 235-7)

Ananke, Torino 2007, a cura e con una Introduzione di M. Piazza, Note al testo di M. Francioni (l’Introduzione di M. Piazza, con il titolo redazionale Una lettura dimenticata: il Proust filosofo di Guido Morselli, è anche in «Quaderni proustiani», 4 [2007])

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.8: BIBLIOGRAFIA MORSELLIANA, a cura di Domenico Mezzina”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.7: “Morselliana”, a cura di Alessandro Gaudio

Rivista di Studi Italiani, Anno XXVII, n° 2, Dicembre 2009

MORSELLIANA

A cura di ALESSANDRO GAUDIO

Università della Calabria – Arcavacata di Rende (CS)

[QUI] puoi scaricare e leggere i saggi in formato pdf.

Sotto l’indice di Morselliana

f.s.


PREFAZIONE
ALESSANDRO GAUDIO , DALLE PARTI DI MORSELLI 1
Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.7: “Morselliana”, a cura di Alessandro Gaudio”

SPECIALE GUIDO MORSELLI N.6: “ANTONIO PORTA LEGGE GUIDO MORSELLI. Quattro recensioni”, a cura di Francesco Sasso

di Francesco Sasso

______________________________

Indubbiamente, Guido Morselli non ha ricevuto in vita il giusto riconoscimento. A riguardo, Vittorio Coletti [1] parla di «sfasatura ideologica» e di codici narrativi. Infatti, non possiamo qui ignorare che Guido Morselli ha messo in discussione ogni certezza della sua epoca, rifiutando, ad esempio, il contemporaneo idealismo filosofico, così come ogni realismo o materialismo storico. Mentre sul piano letterario, Morselli prende le distanze dalle correnti letterarie dell’epoca: dal Neorealismo e dall’Avanguardia.

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI N.6: “ANTONIO PORTA LEGGE GUIDO MORSELLI. Quattro recensioni”, a cura di Francesco Sasso”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.5: “Lettere ritrovate”, a cura di Linda Terziroli

di Francesco Sasso

Scrittore anomalo, sentimentale e razionale allo stesso tempo, Guido Morselli è anche filosofo, sceneggiatore, teologo, autore teatrale, dietologo, ambientalista. Ha svolto ogni attività culturale all’insegna del dilettantismo, intesa, questa, come condizione intellettuale disinteressata, all’insegna del piacere della ricerca e della viva curiosità. Per tali motivi, dopo una lunga frequentazione critica, mi accorgo che tener dietro al suo percorso intellettuale/artistico, occorrono molti specialisti.

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.5: “Lettere ritrovate”, a cura di Linda Terziroli”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.4: INTRODUZIONE A “REALISMO E FANTASIA” DI GUIDO MORSELLI. Saggio di Valentina Fortichiari

[Per gentile concessione dell’autore Fortichiari e dell’editore, pubblichiamo  l’introduzione al volume Guido Morselli, Realismo e fantasia, Nuova editrice Magenta, 2009. (f.s) ]

______________________________

di Valentina Fortichiari

 

Nel 1947, anno in cui Heidegger pubblica la Lettera sull’umanismo, il Nobel per la letteratura viene assegnato ad André Gide; nasce il Premio Strega, che incorona Ennio Flaiano con Tempo di uccidere; il Premio Viareggio lo vince un libro postumo: Lettere dal carcere di Antonio Gramsci. Escono, fra gli altri, Cronache di poveri amanti di Vasco Pratolini, La romana di Alberto Moravia. Il trattato di pace di Parigi sanziona perdite territoriali per l’Italia; viene promulgata la Costituzione della Repubblica Italiana. Gandhi pronuncia il discorso sulla non violenza. Charlie Chaplin gira il film Monsieur Verdoux. Sono dello stesso anno Il diavolo in corpo di Autant-Lara, con Gérard Philipe, La Signora di Shangai di Orson Welles, con Rita Hayworth. Nasce con la Polaroid la fotografia istantanea. Fausto Coppi vince il giro d’Italia; Lucia Bosè è incoronata Miss Italia.

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.4: INTRODUZIONE A “REALISMO E FANTASIA” DI GUIDO MORSELLI. Saggio di Valentina Fortichiari”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.3: “Una missione fortunata e altri racconti”

una missione fortunata- morselli

di Francesco Sasso

 

I racconti de Una missione fortunata e altri racconti di Guido Morselli (Nuova Editrice Magenta, 1999) abbracciano un arco ampio che va dal 1937 (il reportage Vecchia Francoforte) al 1972.

 Nella prospettiva di una ricostruzione accurata dell’opera di Morselli, non potevano mancare questi racconti. In loro rintracciamo i temi consueti della narrativa di Morselli, perlomeno nella produzione matura a partire dalla seconda metà degli anni cinquanta in poi, quali il tema della scoperta del male, il tema fondamentale del suicidio e del contrasto tra fede e ragione critica.

Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.3: “Una missione fortunata e altri racconti””

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.2: “Proust o del sentimento” interpretato da Simona Costa

sentimento proust morselli

a cura di Francesco Sasso

Proust o del sentimento, edito nel 1943 da Garzanti e riproposto nel 2007 dalla casa editrice Ananke, è il primo saggio scritto da Morselli, prefato da Antonio Banfi. Esso si inserisce, nella seconda metà del Novecento, in un panorama critico italiano ancora piuttosto spoglio, se si eccettuano i nomi di Cecchi e Debenedetti.  

Proust è un modello di ricerca in cui memoria e sentimento si saldano e si universalizzano nella scrittura letteraria. Morselli inizia sin dal suo primo scritto giovanile a riflettere, attraverso Proust, sul tema dell’autobiografismo «da lui strettamente ribadito nei termini non di una ricostruzione documentaria, bensì di una rievocazione implicante una scelta e una reinterpretazione dei fatti» (Simona Costa, Guido Morselli, Firenze, La nuova Italia, 1981, pag.14)

  Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.2: “Proust o del sentimento” interpretato da Simona Costa”

SPECIALE GUIDO MORSELLI n.1: la figura dell’autore “postumo” e le sue opere letterarie.

guido morselli

di Francesco Sasso

Guido Morselli, nato a Bologna nel 1912 e morto suicida a Varese nel 1973, ha pubblicato durante la sua vita due soli saggi. Tutti i suoi romanzi sono apparsi postumi. L’ostracismo editoriale e il suicido hanno alimentato il “mito” dello scrittore emarginato. Eppure, ho il sospetto che egli coltivasse con coscienza la sua vocazione di “scrittore «postumo»” (la definizione è di Giulio Ferroni nella sua Storia della letteratura).

  Continua a leggere “SPECIALE GUIDO MORSELLI n.1: la figura dell’autore “postumo” e le sue opere letterarie.”